Il centro destra incorona Leonardo Cosentini

Politica
Cascina
Lunedì, 27 Gennaio 2020

Pubblico delle grandi occasioni per la presentazione ufficiale di Leonardo Cosentini candidato sindaco per il centro destra a Cascina, grande assente l’attuale sindaco reggente Dario Rollo

C’era tutto lo stato maggiore a livello provinciale, compresi i parlamentari, a dare l’imprimatur alla candidatura Cosentini. 
Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia uniti per cercare di continuare l’esperienza avviata nel 2016 con la vittoria di Susanna Ceccardi, ma interrotta anticipatamente con la nomina a europarlamentare della “Leonessa” e la nomina a sindaco reggente di Dario Rollo.

Un Rollo inspiegabilmente non pervenuto all’assise di presentazione e neppure mai nominato da nessuno di coloro che hanno speso parole di elogio per il lavoro svolto dalla Giunta cascinese e per la scelta di candidare Cosentini.
Una sconfessione in piena regola di chi aveva preso in mano le redini del Comune direttamente dalla dimissionaria Ceccardi?

Al tavolo dei convitati c’erano:
Donatella legnaioli (Lega), Elena Meini (Lega), Gabriele Gabbriellini (Lega), Edoardo Ziello (Lega), Susanna Ceccardi (Lega), Michele Conti (Fratelli d’Italia),  Giorgio Vannozzi (Fratelli d’Italia), Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), Valerio Lago (Fratelli d’Italia), Raffaella Bonsangue (Forza Italia), Erica Mazzetti (Forza Italia).
Non cito le cariche ma le appartenenze partitiche per delineare i valori all’interno della coalizione.

E chiaramente Leonardo Cosentini: “Sono emozionatissimo, per me, cascinese da sempre, questa è una grande responsabilità che affronterò con impegno e con umiltà. Ringrazio Susanna Ceccardi per quello che mi aveva chiamato a fare, l’assessore, dopo la mia precedente esperienza di consigliere di opposizione, quando essere di destra a Cascina non era facile. Ma io non mi sono mai vergognato delle mie idee e adesso, con convinzione, le poterò avanti con tutto il centro destra. Noi non gestiremo il potere  ma vogliamo amministrare la città, sarò il sindaco di tutti. Faremo di questa città un modello, dove si farà politica per e non contro qualcuno.”
Queste le applaudite parole del candidato sindaco che ha preso la parola dopo tutti gli altri esponenti politici presenti che hanno esaltato i risultati raggiunti in questi tre anni e mezzo: dalle case popolari date prima agli italiani alla questione sicurezza, dallo sgombero dei campi rom alla chiusura della Tinaia, alla diminuzione della pressione fiscale, all’aver fatto tornare in carreggiata i conti disastrosi di un Comune mal governato per decenni, ma soprattutto molti hanno posto l’accento sulla famiglia e sui bambini, affermando che le politiche di chi governa localmente deve partire, in primis, proprio da scelte che vadano a dare un segnale preciso proprio in quella direzione, a partire dal bonus bebè.
Tutti hanno poi messo in campo il neo Piano Strutturale Pisa-Cascina come vero nuovo volano per lo sviluppo economico e armonico tra le due città, dove Cascina, finalmente può avere il ruolo che gli spetta.
Mancavano all’appello: il decoro, lo sport, la cultura (mai citata in qualsiasi intervento).
 

luca.doni