Il Comune di Calci replica a muso duro alla Asd Nuoto la Gabella
I toni dello scontro si stanno alzando dopo la partenza di Peimar che ha abbandonato al suo destino la pallavolo calcesana
Dopo la partenza di Peimar da Calci, come un effetto domino, visto che le strutture erano collegate, la società che gestisce la piscina de La Gabella prova a fare la voce grossa, ma la replica dell’amministrazione comunale è secca e decisa: «Le divergenze di cui parla la Asd Nuoto La Gabella non hanno alcuna attinenza con la prospettata chiusura della piscina annunciata tramite social network, afferma Massimiliano Ghimenti. Se la società immobiliare, proprietaria della piscina, pensa di far ricadere le sue scelte imprenditoriali affrettate e scomposte sul Comune a danno di sportivi, lavoratori e di tutto il territorio calcesano ha sbagliato strada. Respingiamo quindi con fermezza al mittente le dichiarazioni rilasciate, in quanto non sussistono elementi di contrasto sulla piscina che, per il Comune, lavorava e può continuare a lavorare sia quest' estate che il prossimo inverno».
«Se le divergenze a cui fa riferimento la proprietà, prosegue il sindaco di Calci, apparentemente poco interessata al futuro sportivo di Calci - sono invece riferite ad altri problemi che ella stessa ha creato sull'area o a proposte di sviluppo edilizio-urbanistico al momento non attuabili (ma comunque prese in considerazione dal Comune tra gli obiettivi dei propri strumenti urbanistici in fase di redazione), allora questo è inaccettabile. Usare la buona fede degli sportivi e dei lavoratori per forzare le scelte di una Pubblica Amministrazione su temi così delicati quali gli abusi edilizi, la trasformazione del territorio e il consumo di nuovo suolo è da condannare. Pertanto se la società immobiliare confermerà la volontà di chiudere una struttura che funziona, se ne assumerà totalmente ogni tipo di responsabilità e questo sì che sarà l'elemento di contrasto che farà venir meno la disponibilità del Comune ad individuare interessi pubblici sull'area».