Il Comune di Cascina fa litigare anche gli anziani

Cronaca
Politica
Venerdì, 28 Ottobre 2016

Ne avevamo sentito parlare qualche mese fa, a poca distanza di tempo dalla vittoria del Centro Destra a Cascina. Della possibilità di un “conflitto” tra anziani per l’utilizzo di spazi comunali nel Palazzo dell’ex Pretura in Viale Comaschi.

Attualmente parte del primo piano è utilizzato dal “Centro Sociale Anziani Cascinese” che conta oltre 160 soci: molti di questi sono persone sole, alcune anche con problemi di salute, vi sono anche persone che, pur non essendo del tutto “diversamente giovani”, frequentano il Centro che per loro diventa un vero e proprio salvagente, un modo per non sentirsi esclusi. Un vero e proprio “servizio sociale”.

La sede fu assegnata nel lontano 1985 dall’allora Sindaco Franco Viegi, oltre trenta anni di attività. A Cascina c’è anche l’Università della Libera Età con anche loro oltre cento soci, svolge svariate attività, organizza un anno accademico con incontri, lezioni e momenti di socializzazione. Aveva sede in uno spazio il cui canone di locazione era pagato dalla stessa Amministrazione Comunale che ha fatto sapere di non poter più permettersi questa spesa.

In una lettera dell'Amministrazione Comunale, indirizzata ad entrambe le realtà associative, si chiedeva al Centro Sociale cascinese di “fare spazio” ai possibili nuovi ospiti, la U.L.E. che però, per svolgere appieno quelle che considera le proprie necessità, praticamente, estrometterebbe per molti giorni alla settimana le attività del Centro Sociale.

Mina Orsini, Presidente della U.L.E., infatti, nella lettera in cui accetta la proposta degli Assessori Rollo e Nannipieri, scrive chiaramente che la convenzione “dovrà” mettere a loro disposizione tre giorni alla settimana: lunedì, mercoledì, venerdì e due domeniche al mese.

E gli anziani del Centro Sociale in quei giorni che fanno, “il vecchietto dove lo metto?” (come cantava Modugno). I soci del Centro Sociale soprattutto le domeniche, nelle uggiose, buie, tristi giornate d’inverno trovano nel Centro un momento di “conforto”, aggregazione, di socializzazione. A nome di tutti i soci, la Presidente del Centro Sociale Anziani di Cascina, Raffaella Baroni, fa presente, in una lettera inviata all’Amministrazione Comunale, che le richieste della U.L.E. sono incompatibili con le loro attività  che occupano tutti i pomeriggi della settimana, ma si rende disponibile ad intraprendere un percorso condiviso.

Alla U.L.E., a suo tempo, era stata prospettata la possibilità di occupare alcuni spazi de La Città del Teatro, offerta respinta al mittente dalla Presidente, Mina Orsini, affermando che la sede proposta è troppo lontana dal centro e chiede di utilizzare i locali del Centro.  Vogliamo ricordare che la maggior parte dei frequentatori del Centro Sociale Anziani di Cascina è molto anziana, spesso vivono da soli e anche con difficoltà di salute e non in grado di spostarsi se non per andare i pomeriggi al Centro di Viale Comaschi, un modo per poter vivere qualche ora non in solitudine ma condividendo storie, emozioni, giochi, incontri, attività.  Ad ora pare che una soluzione non sia stata ancora trovata e nella lettera inviata dall’Amministrazione Comunale ai due soggetti si parla, nel caso non si “addivenisse ad un accordo”, della possibilità di partecipare al bando per l’assegnazione degli spazi all’interno della Casa delle Associazioni ( l’ex Palazzo Bulleri). 

Ma ci domandiamo, chi dei due contendenti dovrà partecipare al bando, perché comunque qualcuno alla fine andrà ad utilizzare le stanze di Viale Comaschi.  A chi verranno assegnate? Da chi le utilizza da oltre trenta anni svolgendo anche un vero e proprio “servizio sociale”? O al nuovo venuto? 

in allegato la "lettera della Presidente del Centro Sociale Anziani di cascina" e la "lettera degli Assessori"

luca.doni
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