Il Comune di Pisa e la cooperazione internazionale, 25.000 euro per il Kurdistan iracheno
“Dialogo aperto con i Paesi del bacino del Mediterraneo per contribuire a consolidare stabilità e democrazia e contributi concreti affidati a organizzazioni affidabili che operano in scenari di conflitto. Sono queste le due direttrici lungo le quali si concretizza la nostra visione delle politiche di cooperazione internazionale del Comune di Pisa”.
A dichiararlo la Vicesindaco Raffaella Bonsangue, presentando i progetti finanziati dall’amministrazione comunale nell’ambito della delega alla cooperazione.
Nel dettaglio si tratta di tre contributi assegnati dall’amministrazione comunale per sostenere altrettanti progetti.
Il primo riguarda un contributo di 5 mila euro alla Fondazione A.C.S. “Aiuto alla Chiesa che soffre” per il progetto “A drop of milk” a cui il Comune di Pisa aderisce per il secondo anno consecutivo. Iniziato nel gennaio 2017, il progetto ha come obiettivo fornire latte in polvere a circa 2850 bambini al di sotto dei dieci anni di età della città di Aleppo in Siria.
Il secondo contributo, sempre di € 5000,00 è destinato alla associazione di volontariato onlus “La città dei bambini” che sostiene le attività educative e assistenziali della missione salesiana “Cidade Dom Bosco” in Brasile. Si tratta di un progetto educativo di doposcuola, “Bambini e adolescenti felici (PCAF)”, con la organizzazione di attività extra scolastiche. Da 12 anni, infatti, il Comune di Pisa ha sottoscritto un “patto di amicizia e solidarietà” con la “città Don Bosco” a Corumbà, cittadina di 100mila abitanti nello Stato del Mato Grosso do Sul, al confine con la Bolivia, dove per molti giovani l’unica possibilità di emancipazione è rappresentata dalla scuola. Fondata nel 1961 da padre Ernesto Saksida, la missione accoglie bambini e adolescenti proprio con questo obiettivo, dando istruzione gratuita a circa 2.000 studenti e assicurando un doposcuola a 500 ragazzi, unico riferimento per molti che vivono in condizioni di estrema povertà.
Il terzo contributo di € 25.0000,00 è assegnato all’United Nations Development Programme (UNDP), organismo delle Nazioni Unite, nell’ambito di un protocollo di intesa firmato per la prima volta fra il Comune di Pisa e l’organizzazione intergovernativa con sede a New York. L’UNDP opera in molti ambiti come organo operativo delle Nazioni Unite a livello locale e collabora con partners in molti paesi per promuovere, tra l’altro, azioni finalizzate a sviluppo sostenibile, eliminazione alla povertà, buona amministrazione e rispetto della legge. In questo progetto in particolare il Comune di Pisa contribuisce al ripristino di infrastrutture andate distrutte e deteriorate a causa delle operazioni militari nella regione del Kurdistan nel nord est siriano, e in particolare di un pozzo per estrazione di acqua potabile a favore delle comunità di due città vicine, Tal Tamer e Amuda.
“Le nostre politiche di cooperazione internazionale non si esauriscono con la pur importante partecipazioni a progetti internazionali – commenta il Vicesindaco con delega alla cooperazione internazionale Raffaella Bonsangue –. Come ho avuto modo di dire al recente convegno sulla mediazione dei conflitti e sviluppo delle politiche giovanili organizzato da Euromed al Comune di Tunisi, in Europa la nostra composizione della popolazione è molto diversa da quella dei Paesi del Nord Africa, dove la maggioranza della popolazione è giovane. Per questo riteniamo inoltre che fare rete e confronto con le città del Mediterraneo sia già un modo per capire come una sfida comune possa trovare diverse soluzioni a seconda del contesto di lavoro e delle necessità, ad esempio nella prevenzione della radicalizzazione dei giovani. Le città possono, ad esempio creare dei tavoli di lavoro per la risoluzione dei conflitti, trovare soluzioni a problemi complessi mettendo in relazioni tutti gli attori strategici del territorio e in Italia anche con le Regioni e i Ministeri che siano idonei a uno scambio di buone pratiche e di esperienze, laddove già consolidate, a favore di quei territori in cui la stabilità e l’organizzazione amministrativa non è ancora pienamente matura e efficiente”.
“La cooperazione internazionale di Anci Toscana – ha spiegato Alice Concari - assiste da un punto di vista tecnico i comuni che partecipano a progetti di cooperazione internazionale per sostenere lo sviluppo di governi locali nei paesi in via di sviluppo e lo facciamo facendo riferimento ad enti strategici nella cooperazione internazionale che ci aiutano a capire le reali esigenze delle popolazioni e, quindi, a indirizzare i nostri progetti di cooperazione internazionale. In questo caso ci siamo appoggiati all’UNDP, organismo delle Nazioni Unite, che ci ha segnalato questo importante progetto di nella regione del Kurdistan, a cui partecipa il Comune di Pisa.”