Il Comune non sa dare risposte, bufera sulle Politiche Abitative

Politica
Lunedì, 13 Maggio 2019

Pisa, emergenza abitativa: si rischia il blocco. Nuovo bando di assegnazione degli alloggi in contrasto con la legge regionale

Emergenza abitativa a Pisa, si infiamma il dibattito: da una parte c’è la nuova legge regionale che cambia le carte in tavola, dall’altra ci sono le dichiarazioni del presidente della seconda commissione consiliare permanente che, come denunciato dalle opposizioni, afferma: «L’assessore Gambaccini ha richiesto la consulenza di uno studio legale esterno [...], l’Ufficio Legale del Comune non è in grado di dare una risposta».

«Lo scorso 9 Gennaio è stata pubblicata nel BUR la legge regionale 2/19, approvata il 3 Gennaio dal Consiglio Regionale ed entrata in vigore nel giorno 24, rubricata “disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica”, che riformula le regole per l’assegnazione degli alloggi popolari. Il 18 Gennaio 2019 il Comune di Pisa pubblica invece un nuovo bando comunale, basato proprio sul vecchio regolamento che la Legge Regionale n. 2/2019 abrogava, afferma Maria Antonietta Scognamiglio, che prosegue: Ovviamente non si è trattato di una svista, ma di una volontà consapevole della nuova amministrazione di sfavorire i cittadini di origine non italiana. Le organizzazioni sindacali SUNIA, SICET e Unione Inquilini avevano immediatamente richiesto a tutti i comuni che formano il LODE pisano di procedere con urgenza alla nuova regolamentazione, ma le risposte non sono state positive. In data 8 Maggio si è tenuto l’incontro tra la 2° Commissione Consiliare Permanente e le tre organizzazioni sindacali, le quali hanno rinnovato la stessa richiesta per evitare il rischio di essere costretti a bloccare tutta la procedura di assegnazione degli alloggi, dal momento che il bando risulta in contrasto con la nuova legge regionale».

Le minoranze presenti nella 2° CCP hanno sostenuto con fermezza la posizione dei sindacati e hanno domandato, nella stessa Commissione, se fosse stato richiesto il parere dell’Avvocatura Civica», racconta Scognamiglio che ricorda l’affermazione del presidente circa la consulenza esterna richeista perché il Comune non è in grado di dare una risposta.

«Increduli di fronte ad una simile replica, conclude Scognamiglio, abbiamo pure ricevuto l’accusa di voler rallentare noi stessi l’assegnazione degli alloggi popolari bloccando questo bando, per farne uno nuovo: ma la verità è che non c’è assolutamente da fare alcun nuovo bando. L’iter sarebbe anche più veloce, perchè ormai esiste una legge regionale sulla questione e l’unico sforzo che la nuova amministrazione deve compiere è proprio quello di avere la volontà di applicare questa legge. Ma a quanto pare questa volontà non esiste.

Sulla stessa lunghezza d’onda Diritti in Comune che raccoglie Una città in comune, Rifondazione Comunista e Pisa Possibile: " L'ufficio legale del Comune a quel che ne so io non è in grado di dare una risposta (...) non so a chi è stata affidata la consulenza". Sono queste le gravi affermazioni fatte in Seconda Commissione Consiliare dal Presidente, il consigliere comunale della Lega Marcello Lazzeri, in occasione della recente audizione dei sindacati degli inquilini (Unione Inquilini, SUNIA, SICET), svolta su proposta di tutte le minoranze, in merito alla loro richiesta di modifica del Regolamento comunale per l'emergenza abitativa per adeguarsi così alla nuova legge regionale».

Diritti in Comune attacca: «Ricapitoliamo brevemente la situazione. Nel Settembre del 2018 in Consiglio comunale la maggioranza  approva in fretta e furia un nuovo Regolamento per affrontare l'emergenza abitativa. Una delibera che faceva acqua da tutte le parti e in cui erano contenuti criteri ,quali la richiesta di certificazione dei possedimenti all'estero da parte dei cittadini stranieri, che da numerose sentenze sono stati ritenuti illegittimi. Nonostante l'urgenza di tante situazioni abitative il bando per l'accesso all'utilizzo autorizzato di alloggi ERP in emergenza viene emesso dal Comune di Pisa soltanto il 18 Gennaio, esattamente 5 giorni prima della effettiva entrata in vigore della nuova Legge in materia di alloggi ERP della Regione Toscana approvata dal Consiglio regionale in data 2 Gennaio».

«Il bando comunale viene volutamente pubblicato, basandosi su una normativa di fatto abrogata dalla nuova legge regionale, nonostante fosse evidente l'obbligo da parte del Comune di adeguarsi a queste nuove disposizioni da lì a pochi giorni, proseguono da Diritti in Comune. Nonostante ciò la giunta Conti ha fatto comunque questa forzatura politica e propagandistica trovandosi poi in una prevedibile situazione di stallo, visto che ad oggi non è stata pubblicata neppure la graduatoria provvisoria delle assegnazioni, prevista per fine febbraio. Siamo di fronte ad una grave responsabilità politica della amministrazione comunale, e in primo luogo dell'assessora Gambaccini e del sindaco Conti, in quanto questo stallo poteva essere tranquillamente evitato e le case si sarebbero già potute assegnare, se la destra non vivesse in una campagna elettorale permanente e si occupasse, invece, di amministrare correttamente la cosa pubblica. Nei fatti la giunta Conti non vuole recepire alcune delle direttive inserite nella nuova legge regionale -  e per questo ha pubblicato comunque il proprio bando - a partire dal coinvolgimento dei rappresentanti dei sindacati degli inquilini nelle commissioni competenti e dalla centralità dell'ISEE -  senza la necessità di ulteriori certificazioni come quelle sui possedimenti all'estero - per quanto riguarda i punteggi per la formazione delle graduatorie per l'assegnazione degli alloggi».

«Per questo i sindacati degli inquilini hanno richiesto di adeguare urgentemente il Regolamento comunale alle legge regionale ponendo il problema della ricorribilità al bando e del possibile danno erariale, nel caso in cui non si procedesse a questo adeguamento normativo, incalza Diritti in Comune. Da qui la comunicazione del Presidente della Seconda Comissione, Marcello Lazzeri, in base alla quale l'Avvocatura Civica del Comune non sarebbe in grado di esprimersi sulla questione e per questo sarebbe stata una consulenza esterna, senza che però al momento il parere sia arrivato. Chiediamo alla assessora Gambaccini di chiarire immediatamente la situazione in quanto, se questa notizia fosse confermata, ci troveremmo di fronte ad una vera e propria sfiducia della giunta nei confronti della Avvocatura civica di questo Comune: un fatto senza precedenti. Per questo abbiamo presentato un question time che verrà discusso martedì prossimo in consiglio comunale».

«L'unica cosa certa è che a rimetterci ad oggi per questa continua campagna elettorale della Lega sono le famiglie bisognose di casa», concludono da Diritti in Comune.

redazione.cascinanotizie