Il Consiglio d'Istituto del Pesenti di Cascina: "Si dialogo, no occupazione"

Cronaca
Cascina
Mercoledì, 18 Dicembre 2024

Il Consiglio di Istituto, a seguito dell’occupazione dell’IISS Pesenti da parte di un gruppo di studenti, esprime alcune considerazioni, dicendosi da sempre disponibile al dialogo con studenti e studentesse ma non condivide lo strumento dell'occupazione 

Questo il comunicato integrale

Non è in discussione il diritto di critica e di espressione a manifestare il proprio pensiero nei confronti dell’autorità e concordiamo nel palesare dissenso contro i tagli indiscriminati alla scuola pubblica in atto.
Tuttavia, la modalità adottata provoca interruzione di pubblico servizio, in quanto impedisce il regolare svolgimento delle lezioni e sottrae tempo prezioso alla didattica e all’organizzazione amministrativa. 
Se del comunicato degli occupanti si possono condividere le istanze relative ai tagli al personale di assistenza specialistica, alla massiccia presenza di precari nella scuola pubblica, tutti problemi sentiti anche a livello nazionale, d’altronde non si comprendono e non si accettano attacchi all’operato dei lavoratori del nostro istituto, per il buon funzionamento del quale si prodigano quotidianamente (igiene, gestione, didattica).
Si rifiuta inoltre l’addebito alla dirigenza di non essersi resa disponibile ad un dialogo con gli studenti. In realtà, da subito, varie componenti della scuola hanno chiesto ripetutamente di aprire un confronto costruttivo, sempre rifiutato. 
Ci risulta addirittura che, prima dell’occupazione, non sia stata richiesta alcuna assemblea di studenti attraverso i rappresentanti d’istituto democraticamente eletti, per concordare eventuali forme di protesta. Il Consiglio di Istituto nella sua totalità, infatti, continua a credere in una scuola democratica e pluralista.
Diversamente da quanto dichiarato nel comunicato degli occupanti, da molte settimane è attiva una stretta e proficua collaborazione tra docenti e studenti per la realizzazione di giornate di didattica alternativa, durante le quali si sarebbe dato spazio al confronto e al dibattito, secondo gli usi democratici dai quali, come comunità educante, non si può prescindere. 
Si aggiunge che questi giorni di interruzione stanno creando un grosso disagio ai lavoratori che non possono vedersi rinnovati i contratti di supplenza e percepire dunque uno stipendio e di fatto stanno sottraendo il diritto inalienabile all’istruzione e all’inclusione, specie agli studenti con disabilità.

Si auspica che l’occupazione non si riduca a danni materiali alla struttura e soprattutto ai laboratori, che, contrariamente a quanto sostenuto nel comunicato, sono dotati di LIM di ultima generazione e strumentazioni all'avanguardia, acquistati recentemente anche grazie ai fondi europei e al lavoro costante di docenti e personale amministrativo.

Infine e per le ragioni esposte, si chiede l’immediato scioglimento dell’occupazione, il ripristino delle condizioni di vivibilità, decoro, sicurezza e igiene dell’edificio e il ritorno alle attività didattiche e di gestione.

Per il Consiglio di Istituto,
il segretario Prof. Gianluca Casa

 

redazione.cascinanotizie