Il coronavirus e la vita in famiglia. La pedagoga: "Ai ragazzi servono routine e attività con i genitori"

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 13 Marzo 2020

Per la cura dei più piccoli va eliminato il "tempo sospeso". Intervista alla pedagoga Tania Terlizzi.

L'emergenza coronavirus ci costringe in casa. Questa situazione colpisce tutta la famiglia, con particolari problematiche per i più piccoli, costretti, loro malgrado, a dovere cambiare le abitudini acquisite nel tempo.

Per la pedagoga Tania Terlizzi, docente a contratto di pedagogia presso l'Univesità di Pisa e responsabile dei servizi 3/18 anni della Zona Educativa Pisana, la risposta sta nella "routine" e nel proporre ai propri ragazzi, una giornata "scandita da piccole attività da svolgere", supportate anche da un vero e proprio "orario" da seguire.

In questa situazione, infatti, oltre ai compiti, prosegue Terlizzi, "è importante che i bambini mantengano degli appuntamenti prevedibili e che possano aspettarsi cose da fare".

Nella giornata casalinga dei ragazzi, quindi, oltre alla cura di sé e a qualche lavoretto, tutto proporzionato all'età del bambino o del ragazzo, deve essere presente anche qualche "attività in compagnia del genitore", come la lettura ad alta voce o la visione collettiva di contenuti multimediali.

Per Tania Terlizzi i più colpiti dall'emergenza coronavirus sono i bambini delle primarie, non più così piccoli da non capire la situazione e non ancora del tutto autonomi come i ragazzi più grandi.

La pedagoga ha dei consigli anche per le famiglie allargate.

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carlo.palotti