Il coronavirus ferma l'accoglienza dei bambini Saharawi
Salta per l'estate 2020 l'accoglienza dei "piccoli ambasciatori di pace", troppo alti i rischi per la salute dei bambini. L'arrivederci è al 2021
L'emergenza coronavirus è riuscita la dove anche una certa politica aveva fallito: bloccare il progetto di accoglienza dei bambini del popolo saharawi. Sarà una estate 2020 senza i "piccoli ambasciatori di Pace che anche la nostra redazione era abituata ad ospitare per una trsmissione speciale nel mese di agosto.
A darne notizia, con un comunicato pubblicato a mezzo social, è stato il Circolo Arci 690: «Con enorme dispiacere comunichiamo la sospensione mondiale del progetto di accoglienza estiva “Piccoli Ambasciatori di Pace” per l’estate 2020».
«La dura realtà che stiamo vivendo, proseguono dall'Arci 690, ci pone davanti a una decisione giusta e consapevole a tutela del popolo saharawi e nel rispetto della complessa organizzazione che ruota intorno al progetto in cui il nostro sistema sanitario è un perno fondamentale. Stiamo pensando, con la Rete Saharawi nazionale, a dei percorsi di solidarietà e sostegno in linea con l’accoglienza, in modo da far arrivare il nostro affetto nei campi profughi anche quest’estate».
«Non vediamo l’ora di riprendere le nostre attività di sensibilizzazione, informazione e raccolta fondi insieme alle tante persone, famiglie, associazioni ed enti che ci supportano e condividono con noi incredibili emozioni», conclude l'Arci 690 che promette: «l’accoglienza 2021 sarà ancor più bella e desiderata»