Il curioso caso delle decisioni arbitrali controverse…

Sport
PISA e Provincia
Sabato, 6 Febbraio 2021

…e della teoria per cui fischi a favore e fischi contro a fine campionato si compensano

C’era una volta lo Zini di Cremona che era un po’ il giardino di casa Pisa, il sussidiario dell’Arena, tre vittorie nelle ultime tre partite disputate, oltre alla storia scritta nel 1987 da Sclosa e Piovanelli. Questa volta il finale della favola è amaro. Il Pisa non trova il lieto fine ed esce battuto di misura. E pensare che la favola era iniziata come lo scorso anno, ovvero da incubo. Questa volta D’Angelo non azzecca le mosse iniziali: la difesa a tre del Pisa proprio non funziona e va sotto di due goal, con il primo che ci ha riportato indietro di quattro mesi, tanto somigliava a quelli subiti a Reggio Emilia e Salerno. Il Pisa passa a quattro e le cose migliorano, anche se a destra del fronte difensivo nerazzurri, Meroni e Lisi vivono un pomeriggio da dimenticare e trasformano Valeri nel supereroe di giornata, Mazzitelli si divora un goal e in avanti si palesa il limite della mancanza di un vice Marconi per caratteristiche e ruolo.

Poi, come in ogni favola che si rispetti c’è anche la figura del cattivo. Pezzuto, arbitro di Lecce ne veste i panni con fierezza. Prima non vede un calcio di rigore su Marin, poco dopo chiude gli occhi su un’entrata con piede a martello di Carnesecchi su Palombi che a norma di regolamento doveva essere sanzionata con il calcio di punizione ed il rosso al portiere della Cremonese. La foto parla chiaro ed in un fallo del genere poco importa se viene colpita la palla o meno (cosa che comunque Carnesecchi non fa).  I ben informati affermano da sempre che gli episodi arbitrali a favore e quelli contro alla fine del campionato si compensano. Lo speriamo tutti vivamente, ma vorrei far sommessamente notare che il tempo scorre, le giornate passano e il “cash back”, termine tanto caro in questi periodi, del Pisa aumenta sempre di più.

massimo.corsini