"Il fatto non sussiste" assolta l'Ing. Luisa Nigro, dipendente del Comune di Cascina

Cronaca
Cascina
Venerdì, 28 Ottobre 2016

Dipendente del Comune di Cascina assolta con formula piena dopo due anni di processo penale per “omissione di atti d’ufficio”. E’ la sentenza che ha sconfessato completamente tutte le accuse che erano state rivolte alla attuale Responsabile della Macrostruttura Pianificazione del Territorio/Patrimonio  del Comune di Cascina, Luisa Nigro.

 Ma cerchiamo di ricostruire quanto accaduto. L’Ing. Nigro, che ha affidato la propria difesa agli Avvocati Emilio Soppelsa e Nicola Laurito di Viareggio, ha dovuto nominare un proprio Perito tecnico di Parte, l’Ing. Maria Carmela Iaconis, che nella sua relazione tecnica, smonta, punto per punto, quanto invece  era stato raccolto durante la fase di indagine che per altro si basava su una sorta di “memoriale” fatto pervenire alla procura del Tribunale di Pisa .

I fatti di cui si accusava l’Ing. Nigro risalgono al periodo che va dal 3 al 17 ottobre del 2013. All’epoca era Dirigente del servizio Opere Pubbliche del Comune cascinese.

Su Viale della Repubblica viene realizzato  un progetto per l’abbattimento dei platani e la rimozione delle radici e ricostruite le aiuole dove verranno poi risistemati nuovi alberi ben delimitate con un cordolo ( di circa 15 centimetri di altezza) e posizionate ben al di là della carreggiata, non ostacolando quindi la libera circolazione sul Viale. Nell’arco di tempo sopra indicato si verificano alcuni incidenti. Chiamiamoli così, in pratica automobilisti che non si sa come, in fase di parcheggio, hanno sormontato i cordoli e sono entrati nelle aiuole predisposte per le nuove piantumazioni.

All’Ing. Nigro veniva imputata l’omissione colposa di non aver voluto segnalare a dovere tali “ostacoli” e a dimostrazione della sua colpevolezza vengono, in fase di indagine, raccolte molte mail intercorse, per la maggior parte  tra agenti e ufficiali della Polizia Municipale. In pratica la si accusava di non aver dolosamente ottemperato al suo ruolo e quindi di aver “omesso” di posizionare la segnaletica adeguata a scongiurare gli “incidenti”. Che chiamerei molto più, e siamo veramente gentili, “distrazioni”. Come si fa, in fase di parcheggio, a salire su un cordolo di circa 15 centimetri, posto al lato della strada, ben illuminata, ed entrare nell’aiuola?

La prima notizia di incidente che la Polizia Municipale comunica alla Nigro è datata con una mail del  3 ottobre. Ma non è adesso il caso di ripercorre nei dettagli tutta la vicenda. Gli uffici dell'Ing. Nigro comunicano che non sussiste alcun pericolo per la presenza delle aiuole e non provvedono all'apposizione di segnaletica stradale perché  non c'è alcuna ordinanza dell'Ufficio Traffico che la disponga.

Senza questa ordinanza l'Ing. Nigro non avrebbe potuto procedere, altrimenti avrebbe commesso il reato di "abuso d'ufficio".  Il tutto sembra finito lì.

Invece no. Nell’estate del 2014 viene a sapere di essere soggetta a indagine e a novembre 2014 che le indagini si sono concluse e che il reato contestato è  “omissione di atti d’ufficio” in merito alla vicenda dei lavori su Viale della Repubblica.  In questa storia si colloca anche un altro elemento, la richiesta a settembre 2015, da parte dell’allora Sindaco Antonelli, all’Ing. Nigro, di assumere l’incarico di Responsabile della Macrostruttura Pianificazione del Territorio/Patrimonio. Proprio in quel momento sulla stampa locale appaiono articoli che portano a conoscenza dei lettori dell’avvenuto rinvio a giudizio e dell’opportunità che una persona imputata di un reato simile vada a ricoprire quel ruolo. In ogni caso l’Ing. Nigro accettò l’incarico. E siamo al termine di questa odissea.

Lo scorso venerdì 14 ottobre 2016 c’è stata la sentenza definitiva: “assoluzione perché il fatto non sussiste”.

luca.doni