Il fatto. "Tavolino selvaggio e privatizzazione, spesso anche abusiva, dello spazio pubblico"

Politica
PISA e Provincia
Lunedì, 6 Novembre 2023

A Pisa tavoli dei ristoranti che invadono gli spazi pubblici e che bloccano i vicoli cittadini. Inutili le segnalazioni agli uffici comunali

Ha scritto la lista di opposizione Una città in comune.

Tavolino selvaggio e privatizzazione, spesso anche abusiva, dello spazio pubblico.

È quello che avviene ripetutamente da mesi nel centro della nostra città, spesso sotto gli occhi di tutti, senza controlli e verifiche. Per questo da luglio ad oggi abbiamo fatto numerose e ripetute segnalazioni all'Assessore competente, al Sindaco Conti e al Dirigente della Polizia Municipale.

Casi tanto clamorosi quanto abusivi quelli che abbiamo evidenziato e che a seguito della nostra azione sono stati sanzionati: dai tavolini non autorizzati sul sagrato della Chiesa del Carmine in Corso Italia fino allo scandalo di Piazza Chiara Gambacorti (La Pera) dove alcuni locali con arroganza e disprezzo della cosa pubblica hanno inglobato abusivamente le panchine tra i propri tavolini "usandole" come proprie sedute! In questo caso, nonostante le sanzioni comminate  a luglio dopo la nostra segnalazione, a settembre e ottobre abbiamo ripetutamente scritto ad assessore e dirigente poiché la situazione è rimasta immutata.

Ma al peggio non sembra esserci mai fine. Negli scorsi giorni abbiamo chiesto che vengano fatti controlli e verifiche su quanto accade in Vicolo Roncioni dove l’ingresso, pedonale e ciclabile dal Lungarno risulta interdetto da alcuni vasi con piante posti dal locale adiacente.  Attendiamo su questa anomalia un riscontro urgente.

Non è pensabile che lo spazio pubblico venga trasformato in un tavolo per consumare senza regole e controlli, mentre la Giunta Conti continua ad essere debole con i forti e forte con i deboli.

In discussione è ancora una volta il modello di città. Non vogliamo la sua mercificazione, vogliamo invece che sia vivibile valorizzando il nostro patrimonio e premiando la qualità a partire dal rispetto della tutela dei diritti e del lavoro.

Al riguardo rilanciamo ancora una volta la nostra proposta, bocciata in tutti questi anni dalla destra: proponiamo, previo incontro e concertazione con le organizzazioni sindacali del settore, riduzioni del canone di occupazione del suolo pubblico e della relativa Tari per gli esercizi che assicurino la predilezione per forme contrattuali provviste di maggiore stabilità, tra le quali, a titolo di esempio, i contratti di lavoro a tempo indeterminato, i contratti di lavoro a tempo determinato di durata superiore ai 6 mesi, i contratti di lavoro a tempo parziale, anche in forma verticale; proponiamo altresì che sia esclusa qualsiasi forma di riduzione di canoni e tasse per gli esercizi commerciali che utilizzino prevalentemente le forme contrattuali più instabili e precarie quali i contratti di lavoro intermittente o le forme di collaborazione non subordinate o per i quali siano state accertate violazioni della normativa vigente sul lavoro, in particolare per impiego di lavoro “nero".

redazione.cascinanotizie