Il futuro dell’istruzione universitaria e dell’innovazione in chiave europea si costruisce a Pisa
Alla Scuola Normale Superiore e alla Scuola Superiore Sant’Anna il meeting con i rappresentanti degli atenei europei , nove in totale, che sostengono i progetti EELISA ed EELISA innoCORE
Cooperazione, sostenibilità e parità di genere: a Pisa si costruisce il futuro dell’istruzione universitaria e dell’innovazione in chiave europea, per formare la nuova figura di ingegnere Da mercoledì 20 a venerdì 22 aprile la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna ospitano il meeting di rettrici e rettori, direttrici e direttori, delegate e delegati dei nove atenei europei che, riuniti in un’alleanza, partecipano ai progetti EELISA (acronimo di European Engineering Learning Innovation and Science Alliance) ed EELISA innoCORE (acronimo di INNOvation and COmmon REsearch Strategy). La scelta dell’acronimo EELISA rappresenta un omaggio all’inventrice rumena Elisa Leonida Zamfirescu, nata nel 1887 e considerata la prima donna ingegnera al mondo. Per la prima volta, negli stessi giorni, si riuniscono anche i rappresentanti delle studentesse e degli studenti delle università di questo network europeo.
Con una rete di oltre 180mila tra studentesse e studenti, 16mila docenti e 11mila componenti dello staff, il network di atenei fa parte della “European Universities Initative”. L’obiettivo delle riunioni e degli incontri, ospitati nelle sedi dei due atenei italiani (Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna) che aderiscono ai progetti, è definire il loro stato di avanzamento e riflettere sui prossimi passi, per arrivare alla definizione di percorsi di laurea in ingegneria, congiunti a livello europeo. Il progetto EELISA non limita i suoi interessi scientifici all’ingegneria e all’intento di formare e creare una nuova figura di ingegnere ispirato a valori capaci di allineare tecnologia smart ed esigenze di sviluppo sostenibile. Per questi motivi, l’attenzione è dedicata potenzialmente a tutte le discipline. I partner europei non sono soltanto scuole di ingegneria, ma anche università con competenze di alto profilo in scienze sociali, naturali, umanistiche. Sul fronte dell’innovazione si colloca il progetto EELISA innoCORE che, attraverso la stessa rete dei nove atenei europei, vuole porre le basi di un network di ricercatrici e ricercatori ad alto potenziale, creare un portafoglio di infrastrutture scientifiche condivise, promuovere azioni congiunte per favorire la nascita di nuove strutture scientifiche come gruppi di ricerca, laboratori congiunti, start-up, parchi tecnologici.
Il meeting si apre mercoledì 20 aprile alla Scuola Normale Superiore, nel pomeriggio, e termina venerdì 22 aprile alla Scuola Superiore Sant’Anna, in mattinata. Il programma delle giornate è intenso e i temi da affrontare sono numerosi e di ampio respiro: il rilancio della mobilità di docenti, ricercatori e ricercatrici, studenti e studentesse dopo l’interruzione forzata legata alla pandemia, l’avvio di programmi volti a rafforzare l’impatto dell’università sulla società e l’affermazione di un modello di valori fondato sull’inclusione, l’equità e la parità di genere che sarà suggellato dalla firma di una dichiarazione congiunta da parte di tutte le rettrici e tutti i rettori a sostegno delle pari opportunità nel mondo della ricerca scientifica. Durante questo evento, le delegazioni delle studentesse e degli studenti, provenienti dagli atenei europei che fanno parte del network, assumono un ruolo chiave e presentano i risultati della campagna di ascolto “EELISA Speak-out”, per raccogliere le loro voci e i loro punti di vista sui temi al centro dei due progetti.
«La Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant'Anna – spiegano il direttore Luigi Ambrosio e la rettrice Sabina Nuti nell’annunciare l’evento - sono lieti di ospitare questo meeting per discutere, finalmente in presenza, i primi risultati e le prospettive a medio e lungo termine del network, elaborando in maniera condivisa le strategie per lo sviluppo di progetti che si contraddistinguono per l’approccio ampio e multidisciplinare. Democrazia, diversità, inclusione, ovvero i valori su cui si fondano i progetti, sono alla base di una società europea basata sulla cooperazione e sulla sostenibilità. La dichiarazione sulla parità di genere è un passaggio fondamentale per lo sviluppo di questa alleanze e potrà gettare le basi per garantire davvero pari opportunità nel mondo scientifico».
Le università europee che aderiscono al network sono: Universidad Politécnica de Madrid; Budapesti Műszaki és Gazdaságtudományi Egyetem; École Nationale des Ponts et Chaussées; Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg; İstanbul Teknik Üniversitesi; Scuola Normale Superiore; Scuola Superiore Sant’Anna; Universitatea Politehnica din Bucureşti; Université Paris Sciences et Lettres (Mines Paristech-PSL; Chimie Paristech-PSL)