Il giorno dopo: il bicchiere è mezzo pieno

Sport
PISA e Provincia
Domenica, 18 Agosto 2024

La nota stonata: il gioco troppo spezzettato e non per colpa del Pisa. Con Leris e Lind si aggiorna il mappamondo nerazzurro

La Serie B riparte e lo fa con il suo solito stile, risultati imprevedibili, goal, rimonte e tanto troppo gioco spezzettato che è la dolente nota del calcio italiano. All’Arena lo Spezia ha iniziato a speculare su un “gollonzo” quando mancavano ancora 70’ da giocare, cadute, perdite di tempo, scarpe che magicamente si slacciavano, insomma difficile giocare a calcio in quelle condizioni e bravo il Pisa a riuscire a recuperare grazie, soprattutto, ad un goal arrivato in chiusura di primo tempo. Andare all’intervallo sotto di due reti sarebbe stato deleterio ed avrebbe ampliato il gioco ostruzionistico dei liguri agevolato da un direttore di gara che era forse il caso di mandare in pensione dopo 12 stagioni che bazzica nella categoria. La Serie B resta un campionato dal grande potenziale, ma se le partite sono tutte come Pisa-Spezia non c’è da stupirci che non ci sia la fila per i diritti TV, se non si è emotivamente coinvolti dal tifo seguire queste partite alla fine non è un granchè.

Fatta questa premessa che spero venga smentita dalle 37 prossime giornate, veniamo al Pisa. I nerazzurri, troppo contratti in avvio di gara, soffrono il debutto casalingo, come spesso capita chi gioca la prima in casa, soprattutto nella prima parte di gioco, mostra il braccino, è un fenomeno consueto e non c’è da farne un dramma, anche perché la squadra ha mostrato gli attributi quando si è ritrovata sotto di due reti e la montagna da scalare si è fatta davvero ripida. Tourè su quella corsia di destra sembra essere una buona intuizione di Inzaghi, ma altrettanto buona è parso lo spezzone di partita giocato da Leris, il tecnico adesso dovrà valutare se con l’algerino, Toure potrà tornare a centrocampo, oppure se considerare i due giocatori alternativi l’un con l’altro. Bene anche Giovanni Bonfanti, non è un caso che l’Atalanta, che di giovani se ne intende, non abbia voluto privarsene, e Angori che nella giornata in cui Beruatto ha fatto un passo indietro si è fatto trovare pronto ed ha servito il cross per il pari di Canestrelli. Per Beruatto non era una partita semplice, D’Angelo, che ha sempre pubblicamente stimato il giocatore, lo conosce come nessun altro in questo campionato ed ha saputo istruire a dovere i suoi per limitarne l’operato.

Buono il centrocampo dove Marin canta e porta la croce, ma dove si sono ben comportati sia Jesvenak sia Piccinini e dove si aspetta Hojholt per capire se può fare la differenza. Qualche nota dolente in avanti dove i trequartisti fanno alla perfezione il loro lavoro, ma anche dove Bonfanti stecca la prima, pochi i palloni ricevuti, anche per mancanza di verve del numero 9 che non è riuscito a spaccare la linea difensiva avversaria. Sospeso il giudizio su Lind, giocatore da rivedere assolutamente, di sicuro porta fortuna, il suo ingresso in campo è coinciso con il pari nerazzurro.

A proposito di calciatori stranieri dopo quello di Semper e Jesvenak contro il Frosinone, sono due le bandierine che si aggiungono al mappamondo nerazzurro: quella danese di Lind è la terza nella storia dello Sporting Club, dopo quelle autorevoli di Berggreen e Larsen, quella algerina di Leris invece è la prima in assoluto e porta il numero di nazioni ad aver vestito la maglia nerazzurra a quota 39, mentre gli stranieri in campo dal dopo guerra con questi due debutti salgono a quota 93.

foto ufficio stampa PIsa Sporting Club

 

 

massimo.corsini