"Il Malato Immaginario" gratuito di Buscemi costa oltre 4.000 euro?
Siamo curiosi, è il nostro mestiere, e qualche dubbio sulla totale "gratuità" dello spettacolo di Andrea Buscemi, il "maestro", che andrà in scena lunedì 21 novembre alla Città del Teatro di Cascina, una nuova messa in scena de "Il Malato Immaginario" di Molière. Di sicuro sappiamo che poca promozione è stata fatta, sino ad ora, per la promozione del cartellone "off", a quanto pare relegato, dal nuovo CdA della Fondazione Sipario Toscana, a mero orpello, un po' ingombrante, ma necessario per avere conferma dei contributi pubblici. Qualche notizia in più ce lo dà un articolo scritto a sei mani da tre teatranti che pubblichiamo integralmente.
La pubblicità, si dice, è l’anima del commercio, eppure la Fondazione Sipario Toscana a pubblicizzare gli spettacoli in cartellone a La Città del Teatro non ci pensa più di tanto, a meno che non si tratti di spettacoli che coinvolgono direttamente il suo Presidente.
Da settimane infatti Andrea Buscemi diffonde a destra e a manca la notizia dell’imminente debutto de IL MALATO IMMAGINARIO da lui diretto, interpretato e inserito nel programma di "Teatro OFF" anche se – ci tiene a segnalarlo – come anteprima di "Teatro ON", la prestigiosa rassegna invernale in cui compaiono ben 4 dei suoi spettacoli. Ai post messi in primo piano sulla pagina de La Città del Teatro e sul suo sito sono seguiti addirittura i flyer e i manifesti che a Cascina non si vedevano da un po’.
Bene! direte voi, in fondo, come ha più volte dichiarato lo stesso Buscemi, lo spettacolo è “regalato” alla Fondazione affinché questa, indebitata fino al collo (vi ricordate il debito annunciato di 1.450.000,00 euro di cui si attende ancora effettivo riscontro?) possa godere dell’incasso: più lo si sa in giro più pubblico arriva e più pubblico arriva più alto è il guadagno. E invece no. Non ci sarà nessun guadagno: lo spettacolo è a ingresso gratuito! Il motivo di questa scelta lo ha chiarito lo stesso Buscemi: si tratta, ha scritto, di “una sorta di incontro per finalmente conoscerci” e precisa: “per la mia prima uscita alla città' del teatro la Compagnia ha deciso di regalare al pubblico la propria prestazione come segno di amicizia”
La “gratuità” è ciò a cui più tiene il Presidente per mettere a tacere gli eventuali sostenitori di un palese conflitto di interessi, come se il solo diffondere la propria immagine e il proprio fare artistico sotto l’egida dell’importante marchio della Fondazione già non costituisse – a ridosso della tournée che sta per iniziare – una forma di guadagno personale che, per la funzione che Buscemi ricopre, non dovrebbe essere neppure lontanamente previsto. Ma ammettiamo pure che per il maestro tutto ciò sia ininfluente, che non abbia alcun bisogno di promuovere se stesso e la sua compagnia in quanto “già abbondantemente noti” e che quella dei vantaggi promozionali sia l’ennesima stoccata velenosa degli amministratori di questa pagina... siamo sicuri che il “guadagno” per lui e la sua compagnia si fermi qua?
Vediamo.
Prima di iniziare la tournée ogni spettacolo – anche se non è una “nuova produzione” ma un lavoro di “repertorio” – ha bisogno di essere messo in prova. La messa in prova prevede diversi costi: gli attori, i tecnici, lo spazio e spesso anche le attrezzature (non tutte le compagnie le hanno in dotazione) devono essere PAGATI dalla compagnia stessa oppure dal soggetto che ha prodotto lo spettacolo. Nel caso de IL MALATO IMMAGINARIO queste spese indovinate un po’ da chi sono sostenute? Dalla Fondazione Sipario Toscana di Cascina naturalmente. Perché il Presidente dell’Ente (anche attore della Compagnia) ha deciso così. E ha deciso pure per la concessione gratuita della sala alla sua compagnia e dunque a sé stesso. Questo sì che è un bel regalo!
Un regalo che, secondo i nostri calcoli, che dettagliamo nella foto allegata in fondo a questa pagina, non può essere costato alla Fondazione meno di 4.983 euro. E considerate che abbiamo ragionato arrotondando i conti per difetto e immaginando che gli attori abbiano fatto una sola settimana di prove percependo il minimo sindacale, ovvero quella cifra necessaria a tutti, ma proprio tutti, per poter salire su un palcoscenico, dato che - per fortuna - la gratuità assoluta non esiste e si infrangerebbe la legge se si permettesse a un attore o a un tecnico in prova di lavorare senza quella che, per usare il termine tecnico appropriato, si chiama “agibilità”.
Quello che vorremmo adesso è che Andrea Buscemi, in segno di amicizia, ci dicesse quanto ci siamo avvicinati ai costi reali di questo “regalo” ai cittadini; ma accanto a ciò un’altra importante domanda ci sorge spontanea: se la normativa prevede che il Presidente non possa percepire alcun compenso dal teatro e al tempo stesso non è possibile salire su un palco privi di agibilità e dunque di una paga al minimo sindacale, come farà Buscemi a rispettare la legge?
I cittadini, che in centinaia hanno firmato un appello rivolto alla Provincia di Pisa per chiedere una presa di posizione riguardo all’illegittimità del CdA nominato senza convocare l’Assemblea dei Partecipanti, pur amando (come tutti) i regali, non tollerano la violazione delle regole. Per questo fanno domande, per questo sollecitano interventi di vigilanza e controllo. Non sarà allora proprio per questo che vengono chiamati “facinorosi stupidi”?
Annastella Giannelli
Rosanna Magrini
Stefano Tognarelli