"Il nuovo progetto del ponte sull'Arno, più che cilopedonale sembra un'autostrada"
E' il giudizio di due membri dell'Ordine degli Ingegneri di Pisa che pur valutando positivamente il progetto di attraversamento ciclo pedonale, mettono in evidenza che il nuovo progetto della Giunta di centro destra è un pugno nell'occhio con l'ambiente circostante, rispetto al progetto originario
Il ponte ciclopedonale è indubbiamente un’opera importante per i quartieri di Riglione e CIsanello e per tutta la città di Pisa, che valorizza le connessioni sostenibili, da impulso per una riqualificazione del quartiere di Riglione e riduce il traffico su gomma.
Il progetto che vede il cantiere attuale nasce da lontano e da una visione portata avanti dal Partito Democratico e dalla vecchia amministrazione, con la convenzione nel 2015 tra il Destec dell’Università di Pisa e Pisamo per la progettazione della rete delle piste ciclabili all’interno del Comune di Pisa. Tra queste infatti vi erano due proposte di attraversamento dell’Arno : Riglione-Cisanello e San Piero- San Rossore.
Il progetto proposto del ponte ciclopedonale Riglione-Cisanello venne particolarmente apprezzato dalla Regione e venne inserito nel confinanziamento della ciclopista dell’Arno.
Nonostante le roboanti dichiarazioni di questa amministrazione il cantiere è iniziato con enormi ritardi, basti ricordare le numerose richieste e discussioni fatte in Consiglio Comunale su richiesta dei consiglieri del partito democratico, nelle quali ci veniva risposto che il progetto esecutivo sarebbe stato completato nel 2020, la gara con il relativo affidamento sempre entro il 2020 e il cantiere avrebbe aperto i battenti ad inizio 2021.
Ora vi è solo un anno di tempo per completare l’opera e rendicontarla per avere il finanziamento regionale pari al 40% dell’opera.
Purtroppo il progetto esecutivo, che viene realizzato, ha modificato completamente l’estetica del primo progetto del ponte ciclopedonale.
Balza agli occhi il peggioramento della qualità architettonica ed estetica della soluzione finale, mentre il primo ponte, completamente in acciaio, risultava elegantemente inserito nel contesto paesaggistico della golena e del fiume Arno questo, che vede l’utilizzo non solo dell’acciaio ma soprattutto del cemento armato, risulta molto pesante e con un grande impatto sul paesaggio naturale, mal inserendosi nel contesto fluviale.
Da un ponte leggero che attraversa l’Arno con sullo sfondo i monti pisani siamo passati ad un ponte in cemento armato pensante che assomiglia ad un’autostrada.
Non riteniamo accettabili le giustificazioni fornite sulla modifica del progetto, ovvero gli eccessivi costi del primo progetto visti gli attuali rincari dei materiali dell’edilizia. Evidentemente se la gara fosse stata bandita nei tempi congrui questi rincari non ci sarebbero stati o sarebbero stati sicuramente inferiori, non si può barattare il contesto paesaggistico andandolo a peggiorare solo per ragioni economiche, i nostri quartieri meritano rispetto e interventi che migliorano non solo la mobilità ma anche la qualità architettonica.
Si sottolinea, inoltre, che l’attuale amministrazione, come per tutte le opere importanti che vengono realizzate nel Comune, evita il confronto con i cittadini durante la fase di progettazione e mette sempre la cittadinanza davanti al fatto compiuto, quando non sono più possibili modifiche. E’ evidente come non interessi all’amministrazione comunale la partecipazione dei cittadini.
Nel progetto non vi è traccia delle problematiche di viabilità nei punti d’ingresso, soprattutto in via Malatesta, e gli interventi di riqualificazione dell’area attigua della zona di Riglione.
L’opera che verrà edificata costituisce un elemento di forte cambiamento per il quartiere di Riglione e per le modalità di accesso alla città, dispiace a tal proposito che l’attuale amministrazione non abbia approfondito le conseguenze sul contesto della zona. In particolare sarebbe stato necessario accompagnare la progettazione dell’opera con uno studio della nuova mobilità e dei nuovi percorsi che si originano dalla sua apertura, si pensi alla necessità dell’ingrandimento del parcheggio del cimitero, utilizzandolo come zona dove lasciare l’auto e proseguire in bici.
Infine le nuove rampe d’accesso al ponte prevedono la realizzazione di un passaggio dentro l’area a verde attrezzata in golena lato Riglione andando a ridurla e diminuendone la fruizione.
Marco Biondi
Paul Imani