Il partito Democratico di Pisa dice no alla rotatoria intitolata a Giuseppe Niccolai
Anche il partito democratico di Pisa entra nel merito della querelle scatenata dalla Giunta Conti nel voler intitolare una rotatoria all'ex esponente della destra pisana Giuseppe Niccolai, pubblichiamo il loro comunicato stampa
La Giunta Conti, dopo quasi un anno e mezzo dalle elezioni del giugno 2018, riscopre che una mozione approvata dal Consiglio Comunale il 9 aprile 2013 – cioè più di sei anni fa – è rimasta inevasa, non ha prodotto cioè alcuna conseguenza.
Una mozione con cui si invitavano “il Sindaco e la Giunta a dedicare, individualmente, a ciascuno dei tre personaggi di cui in premessa Giuseppe De Felice, Carlo Ciucci, Giuseppe Niccolai, un luogo significativo della città” e questo perché si riteneva “importante richiamare esempi significativi di “buona Politica”, utili a imparare”.
Questi i fatti; qualche domanda sorge spontanea: perché si riscopre una mozione dopo che è trascorso così tanto tempo dalla sua approvazione e dalle ultime elezioni amministrative? Quale messaggio si vuole dare oggi?
Nel 2013 la mozione era stata approvata in modo certamente inconsueto: su 41 consiglieri solo 12 favorevoli, 13 tra astenuti e contrari, ben 16 assenti e tra questi il Sindaco Filippeschi.
Forse, dopo così tanto tempo, sarebbe stato molto più opportuno un riesame della stessa mozione da parte dell’attuale Consiglio piuttosto che una sua burocratica applicazione.
E poi sarebbe stato certamente molto utile raccogliere anche le opinioni e le valutazioni dei familiari di Giuseppe De Felice, di Carlo Ciucci, di Giuseppe Niccolai per avere un quadro più completo della situazione e soprattutto perché, pur essendo figure di indubbio rilievo pubblico, i veri custodi della loro memoria sono sicuramente e innanzitutto i familiari con cui avevano trascorso una vita e con cui magari avevano condiviso momenti di gioia e di difficoltà.
D’altra parte questa mozione, al di là di quanto scritto nel testo, contiene un messaggio politico molto chiaro: oggi le contrapposizioni del passato non hanno più alcun senso! E questo non è assolutamente vero per tutti e addirittura finisce anche per tradire coloro che quelle contrapposizioni le hanno vissute con profonda convinzione sia quando si legavano alle idee di giustizia sociale e libertà democratiche della sinistra, sia quando si fondavano sui valori della dottrina cristiana, sia quando affondavano nelle convinzioni della destra più estrema e del fascismo.
Per essere più chiaro: Giuseppe De Felice, Carlo Ciucci, Giuseppe Niccolai non avrebbero probabilmente mai accettato la logica di una loro assimilazione dietro una generica ipotesi che tutti e tre avevano praticato la “buona Politica”.
Da ultimo, solo due parole per esprimere il più forte e sincero apprezzamento per i familiari di Giuseppe De Felice che, con la loro scelta di non adeguarsi a quanto votato dal Consiglio Comunale, hanno impartito ancora una volta una grande lezione di intransigente coerenza.
E un grazie all’ANPI che ci ha ricordato come sia nata, dopo anni difficili e bui, la democrazia in Italia, come abbia trovato un suo fondamento nella Costituzione, come sia oggi ancora importante distinguere tra fascismo e antifascismo.
Per il Gruppo PD – il Capogruppo -
Giuliano Pizzanelli –