IL PD contro quasi tutti, tutti contro il PD
Archiviate le primarie del PD cascinese, l’attuale Sindaco Alessio Antonelli, vincitore assoluto, sembra voler mettere, giustamente o no, dei paletti ben precisi sulle possibili alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative di Giugno 2016. Lo fa conscio del fatto che il quadro politico locale e nazionale è mutato negli ultimi cinque anni, e non di poco. Con un SEL, “fedele” alleato, pur nei distinguo programmatici, che non esiste più. Una “Sinistra per Cascina” che sta cercando una sua nuova identità, con forti resistenze da parte di alcune compagini che avevano appoggiato la giunta Antonelli attualmente in carica. Soprattutto Rifondazione Comunista sembra voler godere del proprio piccolo orticello simile quasi ad una “riserva indiana” distante dai nuovi scenari economico sociali. Soggetti politici che avevano avuto forte consenso elettorale ma che ormai vengono solo “ricordati” come un qualcosa del passato, leggi Italia dei Valori, i cui consiglieri comunali sono da tempo passati all’opposizione, andando a far parte del cosiddetto “Terzo Polo”. Alessio Antonelli segna anche un forte contrasto con i Socialisti cascinesi, presenti in appoggio a Andrea Paganelli, lo sfidante sconfitto alle primarie, il cui segretario provinciale Carlo Sorrente ha detto chiaramente che se non ci saranno forti convergenze programmatiche difficilmente sceglierà di allearsi con il PD cascinese. Il Sindaco di Cascina per essere riconfermato nella sua carica dovrà lavorare molto proprio sulle linee programmatiche per la prossima legislatura, basi su cui cercare possibili convergenze per una coalizione che possa far fronte ad un Centro Destra che si sta ricompattando per dare la “spallata” al Centro Sinistra. Dalla sua avrà sicuramente tutto il partito? E’ una domanda che, al di là delle ufficiali dichiarazioni, bisogna porsi. Quanti di coloro che hanno tentato in tutti i modi di scalzare Antonelli dalla riconferma sono disponibili ad impegnarsi in una campagna elettorale che si preannuncia dura e difficile? Saranno una minoranza, molti si augurano che possa vincere l’avversario o che si possa andare ad un rischioso ballottaggio per poter dire “ve lo avevamo detto che con Antonelli non si poteva andare lontano”. Un Partito Democratico che vede con se due nuovi soggetti politici: i Riformisti di Cascina, che vorrebbero ripetere l’esperienza positiva sperimentata al Comune di Pisa con la Giunta Filippeschi ed una nuova realtà civica che si chiamerà “Cascini@mo”, cittadini che appoggiano apertamente Antonelli, la sua figura, dando un giudizio positivo sulla legislatura ormai in dirittura d’arrivo che deve trovare il suo giusto proseguimento in quella che verrà. Una nuova esperienza che sembra prendere spunto dalla lista arancione che a Pontedera ha appoggiato l'attuale Sindaco Millozzi. Per il resto il PD sembra avere proprio tutti contro. A partire dai nemici interni e a seguire gli ex alleati come Italia dei Valori e Rifondazione Comunista. Ma soprattutto un’opposizione che in Consiglio Comunale adesso appare poco incisiva ma che sul territorio torna a riunirsi e trovare consensi per cercare di fare la voce grossa e raggiungere almeno il ballottaggio e lì cercare la possibile vittoria. La candidata della Lega Nord, Susanna Ceccardi, appoggiata apertamente da Forza Italia, potrà avere questa possibilità se concretamente riuscirà a riunire intorno a se tutte le componenti del centro destra che si oppongo al PD: Fratelli d’Italia che non ha ancora sciolto le riserve, la lista civica “Noi adesso Cascina”, ma anche quel Terzo Polo che è, in parte, erede della precedente esperienza di “Si Amo Cascina” e ha al suo interno elementi eterogenei provenienti sia da sinistra che da destra e che deve ancora capire cosa farà da grande. Resta un’incognita, una mina vagante che potrebbe scompigliare ulteriormente le carte, un movimento che sa più di opinione che di radicamento sul territorio, il Movimento 5 Stelle. Ad oggi ancora in attesa di quella che chiamano “certificazione ufficiale” dei candidati a consiglieri ma soprattutto del candidato/a Sindaco/a. Un M5S che, a poco più di due mesi dalle elezioni, non ha ancora fatto molto per farsi conoscere ma che sicuramente ha dalla sua un voto di opinione che li premierà comunque, al di là di nomi validi o meno.