Il Pisa a carte coperte aspettando l'arrivo di Knaster
Unica certezza ad oggi il primo turno di Coppa Italia a Frosinone e i ritardi nei permessi per il Centro Sportivo
Il campionato del Pisa è finito da un paio di settimane, la serie B è vicina al suo epilogo e si vanno piano piano riempiendo le caselle ancora libero nell’organico del campionato. Siamo a diciotto squadre su venti, mancano la neopromossa dalla serie C, ovvero una fra Benevento, Avellino, Carrarese e Vicenza e la perdente della finale playoff fra Cremonese e Venezia. Tanto per dire una ovvietà sarà, il prossimo, un campionato difficilissimo, con ancora la Sampdoria, più solida dal punto di vista economico e con squadre del calibro di Sassuolo e Frosinone, pronte a tentare subito il ritorno in serie A, oltre alle solite note che ci proveranno ancora. Il Pisa è in fase di riflessione probabilmente di fronte all’ennesima rivoluzione vista la partenza certa del direttore sportivo Stefano Stefanelli e quella probabile dell’allenatore Alberto Aquilani. Se rivoluzione deve essere, per il terzo anno di fila, che sia più gentile possibile, gettare via il bambino con l’acqua sporca non avrebbe senso, abbandonare la strada tracciata su progetto biennale starebbe a simboleggiare un fallimento sfiorato da una classifica deludente, ma non da quanto visto soprattutto nel girone di ritorno con una squadra in crescita di gioco e parzialmente di risultati.
DIRETTORE SPORTIVO Il primo obiettivo è quello di trovare l’uomo mercato che lavori a fianco di Giovanni Corrado, tanti i profili sul tavolo, l’ultimo, quello più caldo in questo momento risponde al nome di Renzo Castagnini, con trascorsi a Palermo e Perugia e, recentissimi a Brescia. Non è però questo l’unico nome caldo, si parla anche del DS del Catanzaro Magalini oltre che, più defilati, di Zavagno (ora al City group), Mancini (figlio dell’ex CT della nazionale), Vairo (ex Modena) e Bravo, attualmente al Sudtirol. Le riflessioni sono in corso, i più critici amano usare la parola “casting” con una accezione negativa, quello che sembra certo è che potrebbe esserci un cambio di rotta con virata decisa verso un profilo di maggiore esperienza rispetto a quanto fatto nella passata stagione.
ALLENATORE Sul campitolo allenatore pesano le richieste ricevute dal tecnico, prima dalla Fiorentina, ora defilata, e dal Sassuolo, ma alla fine sarà il Pisa a decidere se andare avanti con il tecnico di origine romana, oppure cercare anche in questo caso, un profilo di maggiore esperienza, ma con una idea di calcio che con si discosta molto da quella di Aquilani. Il nome in questo caso è quello di Paolo Zanetti, tecnico ricercato anche da altre squadre. Quello che è certo che nulla si smuoverà fino all’arrivo, previsto per il fine settimana, massimo inizio della prossima, di patron Knaster. Solo a quel momento si inizieranno a posizionare le pedine sulla scacchiera e a muoverle per andare a dama sui due profili più idonei.
CENTRO SPORTIVO Il patron nerazzurro, si occuperà anche della questione legata al Centro sportivo. C’è forte irritazione negli ambienti nerazzurri per il ritardo nella presentazione dei pareri del Genio Civile e dell’autorità di bacino sul “battente idraulico”. Un ritardo che quasi certamente farà saltare quello che era l’obiettivo della società e dell’amministrazione comunale, ovvero quello di arrivare alle porte dell’estate con i permessi a costruire in modo da posare quella “benedetta” prima pietra entro l’estate e poi procedere nella costruzione a ritmo incessante dall’autunno prossimo.
COPPA ITALIA Intanto il Pisa ha avuto modo di conoscere il primo avversario della prossima stagione. La squadra nerazzurra esordirà in Coppa Italia contro il Frosinone fresco di retrocessione beffarda all'ultima giornata. Secondo il regolamento della passata stagione i nerazzurri avrebbero duvuto affrontare il Cagliari, ma lo stesso è stato modificato e così si va verso il remake della passata stagione quando il Pisa uscì sconfitto 1-0.