Il Pisa più bello del XXI secolo

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PISA e Provincia
Mercoledì, 22 Settembre 2021

Un'ora di gioco ad una intensità mai vista sul prato dell'Arena e con una qualità che ha messo in imbarazzo una super squadra come il Monza

La fotografia della serata con il Monza arriva al 93', poco dopo il rigore fallito da Gucher: il Monza tenta gli ultimi assalti sulla corsia di sinistra, Carlos Augusto prova a sfondare, Tourè lo ferma e guadagna la rimessa laterale. Allo sventolare della bandierina in direzione della porta della metà campo brianzola il numero 15 del Pisa esulta come se avesse appena segnato un goal ed in quel gesto c’è tutta la voglia, la generosità, l’attaccamento ad una maglia che nel gioco del calcio fa la differenza. Il Pisa non si ferma neanche davanti alla corazzata Monza, una squadra costruita a suon di milioni per salire il serie A dopo il flop della passata stagione. Invece nell’ultima serata d’estate all’Arena Garibaldi il Pisa per oltre un’ora di gioco ha annichilito l’avversario mettendo in mostra qualità tecniche ed atletiche che sono merce rara in questa categoria. Senza mancare di rispetto a nessuno, abbiamo visto il più bel Pisa del XXI secolo, migliore, almeno ieri, anche di quello che di Ventura che fece sognare tutto il popolo nerazzurro. Cinque vittorie su cinque giornate punteggio pieno e primato in classifica in beata solitudine. Il Pisa non realizzava una partenza così perfetta dalla stagione 1957/58 quando in IV serie il Pisa fece fuori nell’ordine: Cecina (0-2), Poggibonsi (2-0), Pontedera (1-2), Massese (3-2) e Sansepolcro (3-2). Alla fine della stagione per quella squadra che era scivolata due anni prima in promozione ci fu la risalita in serie C.

Tornando alla serata di ieri il risultato finale è stato un mix di qualità, tecnica e sofferenza, quest’ultima dopo la rete con la quale il Monza ha accorciato le distanze, è arrivata anche a causa della spia della riserva di energie accesa, ma è stata gestita con grande maturità dalla squadra che ha rischiato poco o niente. Insomma un altro approccio rispetto al Pisa impaurito della scorsa stagione che nel finale veniva rimontato spesso e volentieri.

È stata, quella di ieri, anche la serata del debutto dal primo minuto di Nagy e Cohen, il primo ha preso subito le chiavi del centrocampo, dimostrando di avere piedi buoni, il contropiede imbastito nella seconda parte del primo tempo è roba da far vedere nelle scuole calcio, senso della posizione e anche grandi doti di incontrista; il secondo ha illuminato l’attacco con un paio di giocate di esterno che hanno spaccato la difesa del Monza, oltre che aver costretto Caldirola al fallo da ultimo uomo con conseguente espulsione. Compito difficilissimo quello di cercare un migliore in campo in una serata in cui si è rasentata la perfezione, una serata che però va archiviata in fretta perché domenica arriva un altro esame difficilissimo: a provare la febbre al Pisa ci sarà il Parma, altra squadra costruita per una immediata risalita in serie A, sarà un’altra battaglia, ma il Pisa è ormai pronto a qualsiasi sfida.

fotografia Pisa Sc

massimo.corsini