Il precipizio è vicino, adesso è l'ora delle scelte

Sport
PISA e Provincia
Domenica, 18 Settembre 2022

Partita dopo partita l'ambiente si esaspera e diventa sempre più difficile scendere in campo con la dovuta serenità. Ora è il momento di decidere il futuro della panchina nerazzurra

Il Pisa torna da Venezia con un punto grazie alla prima rete di Gliozzi, il primo in trasferta e lascia la laguna senza aver subito, per la prima volta in stagione, un calcio di rigore fuori casa. Ecco, le buone notizie sostanzialmente finiscono qua, perché la squadra vista a Venezia dal punto di vista del gioco non ha certo fatto passi in avanti, anzi, buon per noi che di fronte c’era una formazione che sta vivendo un momento simile e si è fatta sorprendere da un lancio lungo nella stessa maniera in cui si è fatto sorprendere il Pisa nelle prime giornate di campionato, bravo, anzi, bravissimo Gliozzi a finalizzare in rete con movimenti e istinto da attaccante vero, ma nei restanti 89’ di gioco se ne è visto poco, anzi pochissimo e la differenza con una squadra altrettanto malata come il Venezia sta proprio qui: nel gioco. I lagunari ci provavano, mettevano in atto trame di gioco e di costruzione dell’azione che poi trovava grande difficoltà ad esprimersi per la scarsa vena (o qualità, chissà) dei protagonisti in campo, ma le idee non mancavano. In casa nerazzurra invece notte fonda, idee zero, idem le sovrapposizioni ed i movimenti senza palla, insomma cercasi disperatamente un gioco.

Il Pisa arriva alla sosta a meno due punti dai playout e addirittura a meno 5 dalla salvezza diretta, un bilancio che al netto di cantieri in corso, aperti, chiusi e in sospeso è nettamente negativo per quelle che sono le ambizioni della società e della piazza perché giova ricordare che ieri a Venezia c’erano la miseria di 2.500 spettatori dei quali oltre 500 tifosi del Pisa a dimostrazione che questo pubblico merita certamente spettacoli migliori di quelli visti ieri. Occorre una riflessione attenta e profonda in seno alla società, se si decide di cambiare questo è il momento giusto, con un nuovo allenatore che avrebbe 15 giorni di tempo a disposizione per preparare la squadra alla trasferta di Perugia, se invece si è ancora convinti che Maran possa essere l’uomo giusto allora lo si deve dire forte e chiaro, senza ultimatum, senza scadenze, se di questo si è fortemente convinti si deve andare avanti anche dispetto di scelte impopolari perché oggi la maggior parte del pubblico di fede nerazzurra vorrebbe un cambiamento per invertire una china che si fa partita dopo partita sempre più pericolosa.

Come ripetuto in tante occasioni poi la salvezza si conquista tutti insieme, remando tutti dalla stessa parte, le recenti polemiche e gli attacchi rivolti a qualche calciatori per alcuni post sui social non fanno bene e pur comprendendo la rabbia, anzi più che rabbia, la paura dei tifosi, c’è bisogno di molta tranquillità, perché a mettere in moto una spirale perversa che porta dritti in serie C, ci vuole poco e ci siamo molto vicini. Anche e proprio per questo la soluzione può essere in cambio di allenatore, una persona che riporti entusiasmo, che metta i calciatori con le spalle al muro togliendo loro ogni alibi e che magari si assuma anche il ruolo di parafulmini per proteggere la squadra e trasmettergli quella serenità che proprio oggi non si vede semplicemente perché non c’è.

massimo.corsini