"Il problema" alla Città del Teatro il 28 febbraio
Una storia d’amore, un inno alla vita. “Il problema”, racconta l’autrice Paola Fresa “ci parla della nudità del dolore, della morte che si affaccia nella vita di una famiglia e di come si possa sopravvivere a quel dolore, al presagio di un’assenza”, nel precipizio della memoria che è la sindrome di Alzheimer. E la scrittura non risparmia ai suoi personaggi continui inciampi tragicomici. “Menzione Speciale” Premio Platea su 504 testi, lo spettacolo in programma alla Città del Teatro venerdì 28 febbraio (ore 21)
ha debuttato al Festival Primavera dei teatri, una dei principali appuntamenti dedicati alla nuova drammaturgia ed è stato rappresentato in tutta Italia, dalla Calabria all’Alto Adige. In scena, insieme a Paola Fresa, ci sono Nunzia Antonino, Franco Ferrante, Michele Cipriani; la collaborazione artistica è di Christian Di Domenico.
In un interno domestico, padre, madre e figlia si trovano a dover affrontare un problema: la malattia incurabile che colpisce il padre. Il testo è costruito come una sequenza ininterrotta di accadimenti, dove la narrazione è affidata all’esclusiva rappresentazione dei fatti. La casa diventa, scena dopo scena, immagine claustrofobica della malattia e i contatti con il mondo al di fuori, rappresentati dai tre personaggi esterni al nucleo familiare, non fanno altro che stringere il cerchio intorno ai tre protagonisti. Così, in una corsa contro il tempo, tra rifiuto del “Problema” e silenziosa resistenza al dolore, tra vagabondaggi notturni e mancati riconoscimenti, nel sovrapporsi di passato e presente, dove il confine fra realtà e immaginazione diventa labile, madre e figlia si ritroveranno unite nell’impresa di trattenere il ricordo di sé nella mente del padre.
“Siamo partiti dal testo - spiega l’autrice Paola Fresa - e abbiamo individuato nel nucleo familiare (padre, madre, figlia) il centro nevralgico del dramma che ha nella crisi dell’identità il suo tema fondante. Identità che vacilla in chi si ammala per la perdita del ricordo della propria esperienza di vita, ma anche in coloro che si trovano a essere testimoni della malattia. La consapevolezza di quello che siamo è strettamente legata alla percezione che di noi hanno le persone che ci sono accanto. Nel momento in cui non ci vediamo più riconosciuti dall’altro, la nostra stessa identità entra in crisi. È quello che accade ai protagonisti del testo”.
Lo spettacolo del 28 febbraio sarà preceduto dall’incontro “Creare relazione, cercare memorie. Oltre Il Problema” (alle ore 18), una tavola rotonda con le realtà associative e i progetti territoriali dedicati alle persone affette da sindrome di Alzheimer e malattie neuro-degenerative. Associazioni ed enti pubblici si confronteranno per scoprire e valorizzare le attività di gestione e contrasto alla sindrome di Alzheimer e a molte altre malattie neuro-degenerative, che incidono sul paziente e sulla dimensione familiare di riferimento. Parteciperanno Paola Fresa, autrice e interprete de "Il Problema”; Moira Marchionni dell’associazione di promozione sociale La Tartaruga; Francesca Corradi, responsabile dei progetti di accessibilità museale e inclusione sociale del Sistema Museale di Ateneo, Università di Pisa; Rossella Di Beo, coordinatrice UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare), Società della Salute Area Toscana Nord-Ovest; Maria Broccardi e Rosaria Gargiulo, musicoterapiste associazione Sonora; Simona Cintoli, psicologa A.I.M.A (Associazione Italiana Malati Alzheimer), UO Neurologia Pisa; Renato Galli dell'Azienda USL Toscana nord ovest, responsabile Area patologie cerebro cardiovascolari del Dipartimento specialità mediche. Seguirà apericena con prodotti locali a cura dei produttori della rete Montepisano DOC.