Il sindacato denuncia il taglio dei servizi alla Motorizzazione
No al taglio dei servizi della motorizzazione pisana, lo afferma la CGIL pisana, insieme a quella regionale
Continua a far discutere il trasferimento della Motorizzazione a Ospedaletto. Se da una parte la chiusura definitiva è stata scongiurata, dall’altra arriva la denuncia della CGIL che ricorda come «a partire dal prossimo 9 settembre, con il trasferimento ad Ospedaletto della sede della Motorizzazione civile Pisana, non saranno più erogati su Pisa servizi istituzionali fondamentali quali le operazioni tecniche di collaudo e revisione e gli esami di teoria e guida per il conseguimento della patente».
Il sindacato ricostruisce quindi la vicenda: «Il Ministero delle Infrastrutture e trasporti, strumentalizzando una presunta inagibilità degli attuali locali, mai dichiarata da alcun Ente preposto (come si evince dagli atti si è scoperto solo oggi che mancano, ad origine, i certificati di abitabilità ed agibilità che dal 1995 ad oggi nessuno si era mai premurato di richiedere, ma non vi è ancora stata una conseguente attestazione di inagibilità da parte degli organi preposti) e operando scelte strategiche in pieno periodo estivo e di crisi del governo, ha precipitosamente sancito la chiusura della sede pisana, e, successivamente, a seguito di alcuni contatti con il Comune ha individuato una sede provvisoria (per sei mesi) che per le sue dimensioni e caratteristiche non è idonea, secondo quanto riportato nel provvedimento della direttrice di Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara, né ad ospitare tutto il personale (solo 8/9 persone degli attuali 18 dipendenti) né ad erogare tutti gli attuali servizi, essendo priva di locali da destinare a sala esami e allo svolgimento delle operazioni tecniche».
La CGIL pone quindi la questione di cosa succederà passati i sei mesi: «il progetto di lungo periodo delineato negli atti del Ministero appare ancora più preoccupante: «sono in previsione nel giro di due anni ben tre traslochi (ospedaletto, sede ex inpdap e infine sede MEF) e due ristrutturazioni, individuando come sede definitiva i locali attualmente inagibili (questi per davvero) siti in piazza Carrara che nella sua relazione del 15.7.2019 la stessa direttrice di Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara, definisce non prettamente confacente con le attività istituzionali della Motorizzazione civile per le quali storicamente le sedi sono collocate in aree distanti dal centro storico con ampi spazi onde consentire le operazioni tecniche dei veicoli e l’espletamento degli esami di guid”».
La CGIL Pisana, con la segretaria provinciale FP Giovanna Bernardini e regionale con Giovanna Lo Zopone, chiedono che l’Ufficio di Pisa rimanga aperto con continuità di tutti i servizi erogati, riteniamo gravissima la decisione di tagliare drasticamente i servizi erogati dagli uffici Pisani, che per bacino di utenza sono secondi sola a Firenze. Il tutto in assenza di un confronto sindacale anche sulla destinazione del personale e dei servizi che dagli atti prodotti ad oggi appare contraddittoria e nebulosa.
Il lasciare a Pisa un solo “sportello polifunzionale” comprendente gli sportelli patenti e immatricolazione e parte del front office, trasferendo le operazione tecniche (esami patente, revisione, collaudi ecc…) su Lucca e Livorno, avrà gravi conseguenze in termini di disservizi per l’utenza pisana che dovrà spostarsi ma anche per quella lucchese e livornese che vedrà allungarsi gioco forza i tempi dell’erogazione dei servizi.
«Come CGIL, affermano, denunciamo infatti da tempo la carenza di organico degli uffici delle motorizzazione ancora più drammatica che in altre pubbliche amministrazioni, infatti a luglio le OO.SS. hanno dichiarato lo stato di agitazione a livello nazionale proprio per questo motivo, e questo spostamento dell’utenza su sedi già pesantemente sottorganico senza una chiara definizione dell’assegnazione del personale non potrà che aggravare la situazione attuale, già al limite della sopportabilità dei carichi di lavoro».
Sono questi i motivi per i quali è stato chiesto il 16 agosto scorso al Prefetto di Pisa di farsi promotore di un tavolo di confronto con tutti i soggetti istituzionali coinvolti al fine di trovare soluzioni condivise per garantire la permanenza a Pisa di tutti i servizi attualmente erogati dalla Motorizzazione, e scongiurare il collasso delle sedi di Livorno e Lucca. Al contempo la CGIL ha diffidato il Ministero dal procedere senza aver coinvolto le rappresentanze del personale così come previsto dalle leggi e dai contratti.