Il sindaco Conti parla dell'inchiesta a palazzo Gambacorti
Dipendenti e funzionari del Comune di Pisa sotto inchiesta, il sindaco auspica un incremento di verifiche e controlli
Dopo le parole del procuratore della repubblica Alessandro Crini (►clicca qui) è la volta del sindaco di pisa Michele Conti fare il punto della situazione sull'inchiesta giudiziaria che ha investito Palazzo Gambacorti: «sulle indagini preliminari in corso, ha dichiarato il sindaco, vige il segreto istruttorio a cui ci dobbiamo attenere. Nel tardo pomeriggio di ieri, appena siamo stati messi a conoscenza, abbiamo tempestivamente diramato una nota per avvertire subito la cittadinanza di quello che stava accadendo, com’è dovuto e come ho voluto per garantire la massima trasparenza. Stamattina ho provveduto a trasmettere l’atto notificato al Segretario Comunale come responsabile Anticorruzione dell’Ente per l’immediata adozione degli atti di competenza nei confronti dei dipendenti coinvolti: l’atto di contestazione degli addebiti per l’avvio dei procedimenti disciplinari, la sospensione dal servizio e altri provvedimenti amministrativi conseguenti».
«Chi lavora negli Enti Pubblici è tenuto a doveri particolari, maggiori rispetto alle altre categorie di lavoratori, ha proseguito Conti, partendo da quelli minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta, espressi nel Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni ai sensi del D.P.R. 62/2013, integrati e specificati nel Codice di comportamento del Comune di Pisa. Su questo fronte la nostra amministrazione ha dotato l’Ente di tutti gli strumenti necessari per garantire il corretto funzionamento degli uffici, approvando in Giunta nel gennaio 2019 il “Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza 2019-2021” e le “Misure Anticorruzione 2019-2021” contenenti le aree di rischio e le misure preventive. Ma abbiamo fatto anche di più, deliberando sempre in Giunta nel novembre scorso, per la prima volta al Comune di Pisa, un disciplinare sulla rotazione ordinaria e straordinaria del personale, che costituisce uno dei principali strumenti di prevenzione della corruzione ed insieme un criterio organizzativo che può accrescere le conoscenze e la preparazione professionale del lavoratore».
Nel disciplinare, dichiarando le finalità e l’ambito di applicazione dello stesso, si esplicita che: “L’alternanza tra dipendenti nell’assunzione delle decisioni e nella gestione delle procedure ha lo scopo di ridurre il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni e utenti/clienti/fornitori, con conseguente pericolo dell’affermarsi di situazioni di privilegio e l’aspettativa a risposte illegali improntate a collusione. La ratio non è certamente quella di non confermare dipendenti e dirigenti che si sono distinti nel loro campo, ma quella di evitare che un soggetto sfrutti un potere o una conoscenza acquisita per ottenere un vantaggio illecito. La rotazione del personale all’interno delle pubbliche amministrazioni nelle aree a più elevato rischio di corruzione è stata introdotta come misura di prevenzione della corruzione dall’art. 1, co.5, lett. b) della L. 190/2012, ai sensi del quale le pubbliche amministrazioni devono definire e trasmettere all’ANAC “procedure appropriate per selezionare e formare, in collaborazione con la Scuola superiore della pubblica amministrazione, i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di dirigenti e funzionari”.
«L’ordinanza notificata, ha concluso il sindaco Conti, sarà l’occasione per incrementare verifiche e controlli, nello spirito di garantire la massima trasparenza dell’operato degli uffici ed il pieno rispetto della legalità».