Il Siulp Pisa contro la “propaganda sulla sicurezza”: «Servono soluzioni concrete e non slogan elettorali»
Il sindacato di polizia interviene sul dibattito cittadino in materia di sicurezza
Il Siulp Pisa torna a intervenire con toni fermi nel dibattito sulla sicurezza cittadina e critica quelle che definisce «prese di posizione più vicine alla propaganda elettorale che a reali soluzioni per il territorio». Nel comunicato firmato dalla segretaria Lara Biagini, il sindacato sottolinea come la sicurezza di Pisa «non possa essere strumentalizzata per fini politici» e invita a un approccio «serio, concreto e bipartisan».
Biagini richiama anche la recente sentenza del Consiglio di Stato sui Centri di permanenza per il rimpatrio, ricordando che «sono stati giudicati luoghi da riformare, che nulla aggiungono alla sicurezza delle città se non un maggiore impiego di uomini e donne in divisa». Un aggravio, sottolinea, reso ancora più pesante dalla cronica carenza di organico nelle forze di polizia.
Nel comunicato si legge anche una critica alle proposte di aumentare di 50 unità l’organico della Questura di Pisa: «Come se non esistessero altri uffici di Polizia in ambito nazionale». Il Siulp, ribadisce Biagini, «rifiuta la propaganda di un tanto al chilo e continua a proporre un’analisi seria e realistica per affrontare le criticità della sicurezza».
Il sindacato esprime inoltre perplessità sull’istituzione della cosiddetta “zona rossa” alla stazione, definendola «una decisione non idonea alle soluzioni auspicate» e invocando invece «una maggiore riqualificazione delle aree urbane e più investimenti sul sociale, per evitare che diventino zone franche per chi delinque».
Il Siulp chiede un confronto con il Questore di Pisa sui problemi legati alla sicurezza degli agenti impegnati nei servizi di ordine pubblico. «Ci aspettiamo una convocazione in uno spirito collaborativo – conclude Biagini – per un dialogo serio e paritario, dove prevalgano il buon senso e la capacità di ascolto, senza logiche di sudditanza gerarchica».
In caso contrario, il sindacato annuncia la possibilità di iniziative pubbliche, come sit-in sotto Prefettura, Questura e Comune, «per far conoscere ai cittadini le reali criticità della sicurezza e ribadire che Pisa ha bisogno di provvedimenti concreti, non di slogan o soluzioni tampone».