Il sole dopo la tempesta e la pieve di Santa Maria è salva

Il grande cuore dei vicaresi ha risposto presente. Anche la macchina dei soccorsi approntata dal Comune ha fatto la sua parte a dovere

Dopo il nubifragio di ieri pomeriggio, intorno alle 16.30 di lunedì 22 maggio, la pieve di Santa Maria era finita sotto 20 cm d'acqua.

20-25 minuti di pioggia battente, fortissima, concentrata - come spiegato da Andrea Pardini di Rete Meteo Amatori - in un lasso di tempo troppo ristretto per essere assorbita dalle fognature e dal terreno.

Immediatamente, però, tanti volontari e parrocchiani, supportati dai cantonieri comunali (coordinati da Casalini) e dall'assessora Fabiola Franchi (tra i primi ad arrivare sul posto), hanno provveduto a rimettere in uso l'amata pieve di Santa Maria.

"È stato un movimento spontaneo - dice il parroco don Tadeusz Dobrowolski - e massiccio. Una bella cosa, davvero".

E pensare che quella zona del paese, da sempre, è soggetta ad allagamenti, tanto che proprio agli ingressi della pieve, da diverso tempo, quando necessario, sono applicate delle paratie.

"Per puro caso - continua don Tadeusz - non le avevamo montate. La pioggia di ieri è arrivata improvvisa, inattesa. Con quelle la chiesa si sarebbe salvata del tutto". 

L'acqua accumulata ha infatti raggiunto l'interno della pieve per fermarsi alla prima soglia (quella poco distante dall'altare), coprendo le tra navate. Bagnate dall'acqua: le panche, il confessionale e parte degli arredi.

"Grazie all'intervento immediato dei soccorsi - don Tadeusz Dobrowolski - tutto è stato messo in salvo dai possibili danni delle acque. Grazie davvero a tutti".