Il Tar annulla la variante Stadio. Il Sindaco di Pisa Michele Conti: “La sentenza è ormai superata dai fatti"

Cronaca
PISA e Provincia
Domenica, 27 Aprile 2025

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha accolto un ricorso presentato nel 2020 da alcuni cittadini e annullato la cosiddetta variante Stadio

Il TAR si è pronunciato a cinque anni dalla proposizione del ricorso, ed a poche settimane dalla perdita di efficacia della scheda norma 9.2 che di quella variante era la parte riferita alla nuova pianificazione. Una scheda che non è mai stata attuata, fino ad oggi e che sarebbe scaduta naturalmente il prossimo 29 maggio.

“Senza voler entrare nel merito della sentenza del TAR – ha dichiarato il Sindaco di Pisa Michele Conti– si può certo dire che il pronunciamento è inattuale, arrivando in un momento in cui il progetto originario è ormai superato. Basta vedere che tra le parti in causa figurano, o meglio figuravano, la Dea Capital e l’Associazione Calcistica Pisa 1909, che oggi non sono più interessate a questo contenzioso. La società di calcio è oggi passata a nuovi proprietari che hanno manifestato la volontà di andare avanti con un nuovo progetto utilizzando le possibilità della Legge stadi. In ogni caso la sentenza non cambia, né rallenta in nessun modo i progetti dell’Amministrazione Comunale che hanno accolto favorevolemte i recenti desiderata del Pisa Sporting Club, che ha formalizzato l’intenzione di riqualificare l’Arena Garibaldi. Da questa volontà ci siamo subito attivati individuando un advisor che ha fissato il valore dello Stadio, operazione propedeutica ai successivi passaggi per la riqualificazione dell’impianto sportivo, secondo le nuove regole di legge.”
“Sul piano sostanziale non cambia niente – precisa il Sindaco Conti –, lo Stadio rimane dov’è come da volontà politica dell’Amministrazione Comunale messa nero su bianco in tutti gli atti urbanistici di pianificazione successivi alla variante: sia nel piano strutturale intercomunale Pisa - Cascina approvato e diventato efficace dal 21 giugno 2023, sia nell’avvio del procedimento del piano operativo comunale che il consiglio comunale ha approvato nel novembre 2023”.

 

Ha scritto Maurizio Neini, consigliere e capogruppo di Fratelli d'Italia a Pisa.

Dopo 5 anni e ad un mese dalla scadenza naturale del provvedimento, con gli sforzi della società sportiva ad un passo da un traguardo storico e quelli del Comune che ha già stanziato i fondi per l'adeguamento dello stadio alla categoria superiore, certo non si sentiva il bisogno di una sentenza contro la “variante stadio”.

Sentenza che non sposterà di un millimetro gli obbiettivi fissati: nessuno stop, a partire dal progetto che sarà un altro, vedendo che degli otto punti esaminati nel ricorso ne sono stati accolti solo la metà, in pratica solo sulle questioni dei parcheggi e quelli più importanti che riguardano le valutazioni ambientali e la rispondenza agli strumenti urbanistici approvati (PSI) danno ragione al Comune.

Resta una confusione sulle motivazioni addotte tra troppi rimandi e l'errato il presupposto iniziale, più volte confutato, che fosse essenziale per la variante stadio il parcheggio da fare nell'area ex-moschea, ben lontano dall'essere realizzata.

Sentenza che si allinea con quella precedente già molto politica proprio sulla ex-moschea, che non prendeva minimamente in considerazione l'analisi urbanistica, che da fiato a chi rema contro la città ideologicamente da decenni.

Ricordando, per dovere di cronaca e per sua stessa ammissione, che il primo firmatario del ricorso Pierluigi Luigi D'Amico era assessore nei primi anni 2000 quando si rimandarono indietro al ministero 10miliardi delle vecchie lire per fare la tramvia a Pisa.

Quindi da lui non possiamo avere lezioni visto il danno clamoroso procurato, al quale proviamo a dare faticosamente rimedio e a poco serviranno le bizze di chi è andato a risiedere dove già ai primi del '900 c'era l'Arena Garibaldi.

 

redazione.cascinanotizie