Il terzo polo attacca la maggioranza
Una dura presa di posizione del Terzo polo di Cascina dopo la notizia che la Federazione della Sinistra ha ritirato la fiduzia alla giunta presieduta dal Sindaco Alessio Antonelli.
"A Cascina non si è mai partiti, altro che cambio di passo, slogan del sindaco Antonelli", così attaccano Michele Parrini e Alfio Turco, che poi precisano: "l’uscita dalla maggioranza della Federazione della Sinistra, sbattendo la porta in modo clamoroso, ha definitivamente stabilito che il mandato del sindaco non ha rispettato le attese, ha di fatto ignorato il programma per il quale era stato eletto e che aveva dichiarato di attuare durante i suoi 5 anni di mandato. La domanda sorge spontanea: dove erano i rappresentanti della Federazione della Sinistra quando tutto ciò accadeva? Non pensiamo vogliano farci credere che sia successo tutto in poche settimane. Perché hanno votato la variante urbanistica, quando dicono che già dopo pochi mesi dall’inizio è mancato qualsiasi confronto politico con le altre forze di coalizione (parte di SEL, IDV, Socialisti) che si trovavano costretti a lasciare la maggioranza proprio perché lamentavano la stessa chiusura al confronto e la differenza tra cosa veniva fatto e quello che era stato promesso in periodo elettorale? E quando il Terzo Polo per Cascina ha fatto presente, più volte, che all’Amministrazione mancava ogni visione sulla messa in sicurezza del territorio, di progettazione per lo sviluppo di opportunità di lavoro, di visione sul mantenimento dei posti delle aziende che chiudevano, sui licenziamenti del personale del Politeama, sulla gestione del Remaggi, sul rischio chiusura del Polo Tecnologico, perché la FdS ha sostenuto le scelte che ora giudicano sbagliatissime? Basta cercare di nascondersi dietro la foglia di fico delle politiche nazionali del renzismo? Comunque meglio tardi che mai! L’invito, anzi l’augurio, è che adesso anche la FdS possa dare un contributo per fermare l’evidente mancanza di idee e di politiche per il territorio per i cascinesi e che sia disponibile a contribuire con posizioni e proposte rivolte nella direzione opposta: appunto, in salita e verso la ricostruzione di un progetto nuovo e attuale per Cascina e i suoi cittadini".
Il comunicato si conclude con l'invito a fare un primo passo che potrebbe essere quello di non approvare il 2' stralcio della variante urbanistica, quello che consentirebbe ad Unicoop di cementificare sui suoi 60mila mq di terreno agricolo.Vediamo subito se dalle parole si passa ai fatti!!! Una completa inversione di passo, insomma.