Il vicesindaco di Vicopisano risponde alla consigliera leghista Giobbi
L'argomento è l'incidente capitato a un autocarro, guidato dal dipendente di una ditta che sta facendo lavori nel territorio
Dopo le esternazioni su un quotidiano locale della consigliera della Lega Marrica Giobbi, con le quali accusava il vicesindaco Andrea Taccola di essere "il responsabile" dell'uscita di strada di un camion, arriva la replica dell'amministratore vicarese: «In merito alle dichiarazioni della consigliera della Lega Marrica Giobbi sull'incidente accaduto in via Magellano, nel nostro Comune, vorrei precisare alcune cose importanti. Ne parlo perché il conducente dell'autocarro, dipendente di una ditta che sta effettuando alcuni lavori sul nostro territorio, è uscito illeso dal sinistro. Dai primi rilievi della Polizia Municipale sembra che il lavoratore abbia fatto tutto da solo, avvicinandosi eccessivamente al ciglio della strada. La segnaletica presente è quella prevista dal codice della strada, la banchina non è cedevole ed è delimitata dal colore rosso che indica l'attraversamento pedonale. La zona non sembra proprio essere a rischio visto che per trovare un altro incidente in quel punto bisogna risalire a circa cinque anni fa».
«La consigliera Giobbi, prosegue Andrea Taccola, come fa spesso e non solo con me, mi chiede anche di dimettermi e la mia risposta è ancora una volta no, non ho alcun motivo per farlo. Vorrei però aggiungere qualcosa a cui tengo: sono profondamente attaccato al mio territorio e rispetto i cittadini e le cittadine che alle ultime elezioni mi hanno dato, di nuovo, fiducia con il loro voto, come ha fatto il Sindaco Matteo Ferrucci, per loro e per tutta la mia comunità resterò a ricoprire il mio incarico di Vicesindaco e le responsabilità connesse alla mia carica e alle mie deleghe fino all'ultima ora di questi cinque anni. Non verrei mai meno a questo impegno che ho preso con il Comune in cui risiedo con la mia famiglia e che amo in ogni suo angolo e resto a disposizione della cittadinanza come ho sempre fatto».