Illegalità? Non è un problema della Giunta. Comunicato PD

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 24 Maggio 2019

"Ecco come la nuova amministrazione ha affrontato il problema della criminalità a Pisa, anche quella organizzata"

Con un comunicato il Partito Democratico mette sotto accusa l'amministrazione comunale pisana, considerata poco attenta alle questioni legate alla legalità.

Nella nota, i dem pisani ricordano anche la presa di posizione di Michele Conti, sindaco di Pisa, deciso a volere abbattere l'edicola di Borgo Stretto confiscata alla mafia.

 

Qua di seguito il comunicato integrale.

La Giunta Conti ha fatto della sicurezza il cardine della propria campagna elettorale e, a detta loro, persino del loro operato in questi mesi.

Ma la ricerca della sicurezza è andata di pari passi con la lotta alle illegalità?

Così non sembra affatto, anzi, si denota quasi un menefreghismo sull’argomento.

Si può iniziare rievocando l’episodio del Garante dei detenuti (per la precisione, Garante dei diritti delle persone private della libertà): nonostante l’amministrazione leghista fosse già in ritardo con la nomina, nessuno ha mosso un dito, fino a quando il 10 Dicembre 2018 non esce la notizia dello spiacevole avvenimento del suicidio di un detenuto nel carcere Don Bosco.

Come per magia, il 14 Dicembre 2018 compare sul sito del Comune l’avviso per l’invio delle candidature.

Risolto qui? Ancora no. Infatti di concreto non avverrà nulla, se non dopo la lettera aperta della consigliera PD Maria Antonietta Scognamiglio con la quale si richiama la giunta a porre fine all’incredibile ritardo nella nomina.

La stessa sorte sembra capitare all’Osservatorio Comunale Antimafia: questo organismo è previsto da una delibera approvata dal Consiglio Comunale circa un anno fa, ma ad oggi non ha ancora iniziato la sua attività.

L’idea dell’Osservatorio nasce per studiare e contrastare i fenomeni di illegalità e, soprattutto, di infiltrazioni di organizzazioni criminali, anche mafiose, nel territorio pisano; infiltrazioni che purtroppo sono già avvenute (vedi i casi della Sanicam Srl e della Edilservice Srl).
La necessità di questa misura non è sembrata preoccupare la Giunta Conti e, ancora una volta, è il turno della consigliera Scognamiglio che presenta un’interpellanza sull’argomento, stavolta senza ottenere risposte soddisfacenti.

L’ultimo caso, e anche il più delicato, riguarda invece l’edicola in Borgo Stretto sequestrata poiché apparteneva al figlio di un capomafia.
La crisi delle edicole ha colpito anche Pisa e l’anno scorso, dopo 4 anni di nuova attività legale, purtroppo anche questa edicola ha chiuso i battenti.

L’associazione Libera ha nel frattempo avanzato nuove proposte di gestione collegiale del chiosco (come punto info, come stazione per una stazione radiofonica studentesca, ecc...) e in tal senso si è cercata, senza successo, un’interlocuzione col Sindaco Conti, il quale ha espresso invece la volontà di voler rimuovere l’edicola.

Un bene confiscato alla mafia non può però essere tolto di mezzo con la semplice volontà del Sindaco e l’unica spaventosa alternativa rimasta, grazie al Decreto Sicurezza diventato ormai legge, è la vendita del bene che potrebbe essere riacquistato da qualunque soggetto, anche qualcuno che magari non si sa essere un prestanome per la mafia stessa.

Come può dunque essere Pisa una città più sicura, anche con nuove assunzioni nella polizia municipale, se alla criminalità organizzata diamo pure il benvenuto nel nostro Comune?

Ne sapremo di più dopo Mercoledì 29, giornata nella quale avverrà finalmente l’incontro tra il Sindaco Michele Conti e l’associazione Libera.

redazione.cascinanotizie