Imbrattata l’edicola della legalità a Santa Caterina

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 7 Aprile 2025

Scritte contro il 41bis e pro Cospito sui volti di Falcone e Borsellino

Un gesto vile e inaccettabile ha colpito il cuore simbolico dell’impegno civile pisano: l’edicola della legalità in piazza Santa Caterina è stata imbrattata da scritte offensive e deliranti, oltraggiose verso la memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Non è la prima volta che a Pisa compaiono scritte di questo tipo, per il luogo che è stato imbrattato questa volta il limite sempre essere stato superato, a dirlo è il sindaco di Pisa Michele Conti che in un post su facebook spiega: «non si può tollerare che venga infangata la memoria di due servitori dello Stato che hanno dato la vita per combattere la criminalità organizzata».

Le scritte, vergognose nella forma e nel contenuto, sono già state segnalate alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. L’auspicio unanime è che possano essere individuati e assicurati alla giustizia quanto prima.

Intanto, è già partita l’azione per ripulire l’edicola e restituirle la dignità originaria. Ma l’indignazione non resta confinata al gesto simbolico. «Noi continueremo, dopo aver cancellato questo scempio, sulla strada che ci hanno indicato due giganti come Falcone e Borsellino - prosegue il post del sindaco - lavorando ogni giorno con le istituzioni, le associazioni, le scuole e tutti i cittadini per diffondere la cultura della legalità, della sicurezza, della libertà». La comunità pisana si stringe dunque attorno a uno dei suoi luoghi più simbolici, decisa a trasformare un atto vile in rinnovato impegno collettivo.

 

Sull'episodio è ferma la condanna di Martinelli, Lacroce e Gionfriddo, consiglieri comunali de La città delle persone.

Condanniamo con fermezza gli atti vandalici contro l'edicola della legalità, con scritte che hanno imbrattato i volti di Falcone e Borsellino.
Scritte che oltraggiano lo Stato e i suoi servitori e che rappresentano un'offesa alla memoria di quanti, proprio in nome della legge e dello Stato, si sono battuti contro la mafia fino al sacrificio estremo.

Ci auguriamo che l'edicola venga ripulita quanto prima e che i responsabili di questo oltraggio vengano individuati.

 

massimo.corsini