Intitolato percorso pedonale alla professoressa dell’Università di Pisa Anna Maria Ciccone
Il percorso pedonale esterno alle Mura di Pisa che parte dal varco del Polo Marzotto nel quartiere San Francesco è stato intitolato alla professoressa dell’Università di Pisa Anna Maria Ciccone
Il Comune di Pisa ha organizzato la cerimonia di intitolazione a cui hanno partecipato l’assessore ai servizi demografici, Gabriella Porcaro, la presidente di Soroptimist Pisa, Eleonora Agostini, ad altre autorità cittadine.
«La prof.ssa Ciccone - dichiara l’assessore servizi demografici del Comune di Pisa, Gabriella Porcaro - rappresenta motivo di orgoglio per la nostra Città perché nel 1944, durante la Seconda guerra mondiale, si è distinta in un’impresa eroica: riuscì con grande coraggio ad opporsi al Comando tedesco che aveva occupato la città di Pisa che aveva ricevuto l’ordine di radere al suolo l’istituto di fisica in piazza Torricelli. Anna Maria Ciccone difese con tutte le sue forze quel che restava dell’edificio e soprattutto difese il patrimonio scientifico composto da apparecchiature strumenti di precisione volumi e documenti. Affettuosamente la ricordiamo per il particolare legame che ha stabilito con la nostra città e ringraziamo le Soroptimist e la sua presidente, la dr.ssa Eleonora Agostini, per aver proposto all’ente locale di intitolare alla prof.ssa Ciccone il tratto pedonale vicino al Polo universitario ex Marzotto, sottolineando l’importanza del trasferimento di conoscenza che si deve a lei grazie al suo gesto eroico a beneficio di generazioni di studenti che vengono a studiare a Pisa richiamati dal prestigio della nostra istituzione universitaria».
«Rivolgiamo un ringraziamento al Comune - dichiara la presidente di Soroptimist Pisa, Eleonora Agostini - per la sensibilità dimostrata nell’accogliere la richiesta del Club di annoverare nella Toponomastica cittadina il nome della professoressa Ciccone che, laureatasi in matematica e fisica presso l’Ateneo pisano, ha contribuito a proteggere e conservare per i posteri, a rischio della propria vita, un patrimonio scientifico e culturale fondamentale per la storia della Città e per la formazione delle tante studentesse e studenti che hanno frequentato, frequentano e frequenteranno l’Università di Pisa. Autentico esempio di persona che ha coniugato indefessa fiducia nel prossimo e passione per la scienza superando con fermezza gli stereotipi di una società che negli anni ‘50 del secolo scorso inquadrava la donna in ruoli ben determinati, stereotipi non ancora del tutto superati. Questi i motivi su cui il Soroptimist International Club di Pisa ha basato la richiesta di intitolazione di uno spazio pubblico alla professoressa Ciccone, fisica sperimentale nel campo della spettrografia con approfondimenti anche nel settore della fisica nucleare e della radioattività, allo scopo di promuovere la conoscenza di un’esperienza di vita che possa essere di esempio per le generazioni future e in particolare per tutte quelle giovani con la passione verso le discipline STEM affinché superino quegli stereotipi che ostacolano lo sviluppo delle loro ambizioni».
Anna Maria Ciccone, nata in Sicilia a Noto nel 1891, si laureò in fisica sperimentale all’Università di Pisa nel 1924, conseguendo la libera docenza nel 1936. Dal 1939 fino al pensionamento, nel 1956, fu titolare della cattedra di spettroscopia presso il corso di laurea in fisica dell’Università di Pisa, dove svolgerà tutto il suo percorso di docente e ricercatrice. Dopo l'8 settembre 1943, si ritroverà ad essere l'unica del personale docente rimasta in servizio presso l'Istituto di Fisica, dove cercherà, riuscendoci, di tenere attivi quanti più insegnamenti possibili. Dopo gli eventi bellici e la ricostruzione, riprese l'insegnamento, divenendo pure, nel 1947, incaricata del Laboratorio di Fisica e, nel 1948, titolare dell'insegnamento di fisica sperimentale.
Dal 1953 al 1954, trascorre un periodo di studio e di ricerca a Parigi, frequentando sia il Laboratoire des Recherches Physiques del CNRS presso La Sorbona, che il Laboratoire d'infrarouge de Physique, Biologie et Chimie dell'Institut du Radium “Pierre Curie”, presso il Collège de France. Nel 1943 e nel 1951, vince due concorsi per ordinario di fisica sperimentale, ma non viene chiamata in servizio, in nessuna università. Continua tuttavia la sua attività di ricerca e di insegnamento alla cattedra di spettroscopia presso l'Istituto di Fisica di Pisa fino al 1962. Dopodiché, ritornò nella sua città natale, Noto, dove morì il 29 marzo 1965.
L’intitolazione del percorso pedonale che si trova a ridosso dell’attuale Dipartimento di Fisica, è stata voluta dall’Amministrazione Comunale di Pisa, al posto della rotatoria in via Aurelia Sud che le era stata intitolata in passato, per rendere pieno merito alla professoressa Ciccone che ha dedicato una vita intera alla salvaguardia dell’Istituto di Fisica (un tempo in piazza Torrcelli) e a degli strumenti scientifici qui conservati, rendendosi protagonista di un’azione di strenua difesa nei confronti della minaccia di distruzione per mano del Comando tedesco.
Tra il giugno ed il luglio del 1944 a Pisa come in molte parti d’Italia regnava un clima di distruzione e bombardamenti: un’ala dell’edificio dell’Istituto di Fisica pisano venne minata e seriamente compromessa. La Ciccone, per scongiurare la completa distruzione del resto dell'edificio, comunicò in tedesco con gli ufficiali nazisti, intenzionati a razziare l'istituto di Fisica ed altri atenei, che desistettero davanti alla minaccia della Ciccone di non abbandonare l'edificio, a costo di saltare in aria con esso. La Ciccone riuscì così ad evitare la distruzione completa dell'Istituto, nonché il saccheggio degli strumenti scientifici e del prezioso patrimonio bibliotecario. Per questo atto la Ciccone ha ricevuto numerosi encomi ufficiali da autorità statali ed accademiche.