"Istanti Sonori" al Cantiere San Bernardo di Pisa
La rassegna dedicata alla musica espressiva ed improvvisativa giunge alla sua quarta edizione, appuntamento per il 25 giugno con tre set di concerti
La rassegna Istanti Sonori giunta al suo terzo anno, organizzata dall'associazione omonima Istanti Sonori e in collaborazione con lo stesso Cantiere San Bernardo di Pisa, ha per obiettivo la diffusione e la conoscenza agli ascoltatori e ai musicisti, della contemporanea musica improvvisata quale forma d'arte, la cui espressione è proseguita nei secoli fino ad oggi, essendo veicolata nel tempo da tutti quegli artisti espressivi di ogni genere, che si sono assunti l'impegno di proseguire il discorso, passandosi il testimone e lavorando attorno a nuovi materiali, sperimentando e esplorando nuovi territori, spinti da un impulso istintivo, fondamentale, creativo e inarrestabile.
L'appuntamento di venerdì 25 giugno alle ore 21,30 al Cantiere San Bernardo di Pisa, è molto succoso e per palati sopraffini: il primo set si giocherà con due trii e un quartetto: il primo trio vede in scena, la giovane ma già provetta e agguerrita Chiara Lazzerini (trombone, conchiglie) insieme a Michele Barontini (batteria, clarinetto), musicista storico quest'ultimo e che ha alla spalle delle ricche e solide formazioni, essendo stato spesso al fianco del celeberrimo contrabbassista chicagoano Raphael Donald Garrett (1982-1989) e molti altri della musica afro-americana. A completare questa formazione a tre, contribuisce la creativa sperimentatrice sonora e artista del suono, Sara Fontana (chitarra elettrica, elettronica, oggetti)
A seguire un interessantissimo quartetto formato da: Marco Carvelli (trombone), David Lucchesi (chitarra elettrica, piccola elettronica oggetti), Dario Arrighi (elettronica), Roberto Kabuy Traverso (batteria): quattro musicisti giovani ma raffinati e rodati alle più bieche strade impervie della musica improvvisata.
Nell'ultima parte del primo set, ancora un trio formato da Bruno Gussoni (flauti shakuhachi, ryūteki, nohkan, shinobue) musicista genovese fondamentale, che partito molti anni fa dalla sua conoscenza e anche frequentazione fisica di Don Cherry e Leo Smith, è approdato oggi a un universo assai personale, affascinante, flautistico e aereo, metafisico, solubile, etereo e liquido. Completano questo trio come la ciliegina sulla torta, la vocalità di Isolina Ravenda, duttile e perforante e la chitarra di, Eugenio Sanna (chitarra amplificata, voce, listerelle metalliche, palloncini, cellophane) arcigna, severa e dirompente.
Il finale del concerto è giocato sull'esperienza dell'ensemble di tutti i musicisti sul palco e nota importante, senza alcun genere di conduzione guidata, come invece userebbe oggi.