Istituto Fermi di Pontedera nella bufera: pubblicato il video del blitz delle matricole
Dopo le ricostruzioni diffamatorie dei fatti il dirigente Vittipaldi: sono "libero ed operativo. Nessuno studente è stato picchiato. A disposizione della Magistratura per le indagini del caso"
A Pontedera è scoppiato il caso.
Ieri, nel "Giorno delle Matricole", alcuni studenti "esterni" avevano forzato uno dei cancelli dell'Istituto Tecnico Fermi.
Il dirigente scolastico Luigi Vittipaldi aveva provato a fermare l'irruzuone, che invece era proseguita, con l'allontamento volontario dalla scuola di diversi ragazzi dell'Istituto.
Nelle ore successive ai fatti, era poi nata la polemica, con la pubblicazione da parte della scuola di un comunicato che denunciava la situazione vissuta la mattina e la promessa di conseguenze per tutti gli studenti coinvolti.
► LEGGI ANCHE La polemica. Blitz delle matricole: forzato il cancello della scuola
A Pontedera, tra gli studenti (e non solo), erano anche state fatte girare delle voci, circa un ipotetico intervento violento durante il blitz da parte proprio del dirigente scolastico, con calci e pugni - specificavano le diffamazioni - che sarebbero costate a Luigi Vittipaldi l'arresto.
Notizia che la dirigenza scolastica dell'Istituto Fermi oggi smentisce categoricamante con un nuovo comunicato. Sulla sua pagina personale, il dirigente Vittipaldi, ha anche pubblicato dei video dell'irruzione avvenuta la mattina del 5 novembre che alleghiamo qua sotto.
Scrive l'Istituto Tecnico Fermi di Pontedera
Facendo seguito a diverse telefonate ricevute si precisa che lo scrivente DS è “libero” ed operativo.
Nessuno studente è stato picchiato dal sottoscritto in quanto, come si vede bene dal video che sta girando sulle chat di WA e su diversi SN, arrivo lentamente verso le scale in quanto nella mano destra (non sono mancino) ho il mio smartphone che sta riprendendo in video ciò che accade dalla mia soggettiva.
La mia ripresa dura oltre 3 minuti e riprende, a distanza ravvicinata, la maggior parte degli studenti presenti sotto il loggiato dell’edificio NORD, tutti senza mascherina (io indossavo una FFP2) e quindi identificabili dalle FdO: uno è stato identificato sul posto dagli agenti della volante della Polizia intervenuta poco dopo su mia richiesta prima che forzassero il cancello.
Dal video registrato da altri si vede bene che accelero la mia andatura nel momento concitato in cui viene aperta la porta di accesso all’Ed. Nord (porta con maniglione antipanico che era chiusa dall’esterno per le norme di sicurezza generali e covid, poi aperta da due studenti, presumibilmente del Fermi, di cui ho il video in presa diretta e che denuncerò) e che, una volta entrato, chiudo dietro di me col braccio sinistro avendo nella dx il cellulare.
Dopo la chiusura della porta, nel giro di 10 secondi circa, tutti gli infiltrati sono poi usciti autonomamente e ripresi in viso a distanza di 20-30 cm senza mascherina: il tutto è registrato sul mio smartphone e a disposizione della Magistratura. Riprendendo minori non posso pubblicare il video in mio possesso per difendere la mia onorabilità, ma chi curerà le indagini per identificare i responsabili lo avrà a disposizione.
Può essere che nei momenti concitati, quando mi fiondo dietro alla porta per richiuderla al fine di impedire ulteriori accessi, ci sia stato qualche “spintone” ma io ero uno solo e con una mano occupata a chiudere la porta e l’altra a reggere il cellulare, quindi nessuna volontà di colpire (cosa che avrei potuto fare tranquillamente con chi era fuori sotto al loggiato) ma solo di impedire l’accesso indebito e potenzialmente pericoloso, mettendo a rischio la mia salute e incolumità essendo in tanti intorno a me e senza mascherine.
Perché l’ho fatto?
1. perché questa cosa delle “Matricole” (che poi nessuno di questi ragazzi lo è…) è un reato: interruzione di pubblico servizio; servizio che in qualità di DS e Pubblico Ufficiale sono tenuto a garantire;
2. perché i minori presenti nelle aule che venissero allontanati da questi individui potrebbero essere esposti a rischi ben più gravi una volta fuori dalla Scuola e la responsabilità, ai sensi dell’art. 2048 del c.c., è mia e degli insegnanti. Se, a seguito dell’uscita da Scuola, un minore fosse finito sotto una macchina o si fosse fatto male al cancello pericolante (o peggio ancora…), da chi sarebbe andato il genitore a chiederne conto? Da me o quei quattro che li hanno buttati fuori?
Ogni anno il Dr. Fezza tieni incontri su bullismo e cyberbullismo nelle Scuole con le classi prime, e nella Scuola lavoriamo con Libera ed altre Associazioni per provare a piantare un “seme di legalità e di rispetto dell’altro”, ora poi anche con l’introduzione dell’Educazione Civica come materia curriculare, e i risultati sono questi?
La Scuola da sempre ha lottato per il rispetto delle regole, soprattutto in questi due anni col Covid, regole che spesso sono disattese da molti, a volte anche da alcuni genitori, sempre pronti a difendere i figli con la scusa che sono “bischerate” oppure che “è una tradizione”. Questa non lo è perché è un reato!
In qualità di Dirigente dello Stato ho il dovere di far rispettare le leggi e i regolamenti.
Ovviamente denuncerò per diffamazione, a mezzo stampa o su SN, tutti coloro che affermano che sono stato tratto in arresto (non vero) per aver picchiato uno o più studenti (non vero) in quanto, come si evince dai video in giro e dal mio, qualunque azione da me messa in atto è stata finalizzata esclusivamente al contenimento dell’accesso abusivo e forzoso di individui intenti a commettere diversi reati anche in violazione delle norme anticovid.
A disposizione della Magistratura per le indagini del caso.