Istituto Pesenti di Cascina occupato
Gli obiettivi degli studenti e studentesse cascinesi. Il collettivo: "Mostrata consapevolezza delle problematiche attuali e coesione con le altre scuole"
Dalla mattina di martedì 17 dicembre, anche l'Istituto Pesenti di Cascina è occupato. Tra i motivi della protesta, che ha portato conseguentemente al blocco delle lezioni, tutte le problematiche-manifesto al centro delle altre occupazioni avviate nelle scorse settimane a Pisa dal Liceo Dini e dal Liceo Buonarroti: precarietà dei docenti, mancanza di fondi, Pcto, tagli all'assistenza specialistica.
Ai quattro pilastri che sostengono tutte le occupazioni degli Istituti medi pisani, gli studenti e le studentesse del Pesenti di Cascina, legano anche la protesta per una scuola più decorosa e pulita, il diritto all'autogestione e a quello di assemblea.
Qua di seguito il comunicato di inizio occupazione dell'Istituto Pesenti di Cascina.
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COMUNICATO INIZIO OCCUPAZIONE
Oggi gli studenti della nostra scuola si sono riuniti per occupare l’istituto, ispirandosi alle altre scuole della nostra regione mostrando consapevolezza delle problematiche attuali e coesione con le altre scuole.
Noi del collettivo condividiamo gli ideali che hanno mosso questa azione di protesta, ci stiamo avvicinando ad una realtà che taglia sempre più spazio all’istruzione ed al confronto, a favore di manovre che risultano essere addirittura contraddittorie con la costituzione (ddl 1660).
Dopo questa “introduzione” vi lasciamo qua sotto il documento con le problematiche esposte dagli studenti del Pesenti:
PESENTI OCCUPATO 2024
Prima di spiegare i motivi, ci teniamo a precisare che quest occupazione non è come le precedenti al Pesenti, ma questa volta siamo legati anche a tutte le altre scuole occupate della provincia. L’intento non è solo, come dicono molti professori o esterni alla scuola “venire per fare casino” ma è una autentica manifestazione PACIFICA, nessun materiale scolastico verrà danneggiato: sarebbe controproducente per noi studenti e contraddittorio con i nostri ideali che credono in una lotta non per la distruzione della scuola ma per un suo cambiamento. La scuola è già piena di buchi nei muri, Lim malfunzionanti e un auditorium inagibile in quanto pericoloso, recare altri danni alla scuola non avrebbe nessun tornaconto.
Detto ciò vogliamo solo esternare la situazione di malessere e disagio a cui la scuola e lo stato italiano ci hanno condotto:
PRECARIATO DEI DOCENTI: Ogni anno migliaia di professori sono costretti ad accettare contratti a tempo determinato, volti solo a coprire posti vacanti di altri docenti che, come loro erano precari, autoalimentando un sistema dove l’unica cosa garantita non è un lavoro stabile ma l’incertezza lavorativa, competendo, spesso anche tra loro, per scalare le graduatorie che non sempre rappresentano la vera competenza del professore. Ed è così che il disagio si dilania sia dalla parte dei professori, ma anche dalla parte degli studenti che sono costretti a cambiare professore di continuo, perdendo grandi parti del programma e avendo grosse lacune, che influenzano particolarmente i maturandi, e sprecando il proprio tempo con ore di supplenza a scuola.
MANCANZA DI FONDI: La mancanza di fondi non permette a gli studenti ad accedere a spazi fondamentali, come il nostro auditorium al Pesenti che da anni deve essere ristrutturato, ma soprattutto non permette alla scuola stessa di riparare i danni già presenti da tempo nella struttura e fornire materiali nuovi a le classi, come le cattedre per i professori o un’aula fissa per gli studenti, costretti ogni giorno a vagare. Questo comporta a decreti come quello “Valditara”, che esonera i docenti dall’insegnamento, impegnandoli in funzioni amministrative, levando preziose ore di studio. La direzione del Pesenti ha lottato per mesi al fine di ottenere qualcosa di così semplice come il nuovo materiale per il laboratorio di informatica, riuscendoci al contrario di quello di fisica che rimane ancora oggi vuoto, privo di ogni valore didattico.
PCTO: Gli studenti sono sempre più bombardati di ore di PCTO, strutturalmente malfatte, con una moltitudine di percorsi che non coincidono con la realtà, senza fornire strumenti critici: non vi è un effettivo incontro tra studenti e aziende, per dare loro un vero assaggio di quello che significa "lavorare" ma solo l’obbiettivo di avere un lavoratore gratuito per le aziende che usufruiscono del PCTO per compiere i lavori meno importanti per l’azienda, spesso anche senza un adeguata tutela, come nelle storie di Lorenzo Parelli, Giuseppe Lenoci, Giuliano De Seta e molti altri che anche se non morti, hanno subito una situazione di disagio a causa del PCTO.
TAGLI ASS. SPECIALISTICA: I recenti tagli all'assistenza specialistica hanno ridotto i fondi destinati ai professionisti che seguono ragazzi con disabilità o bisogni educativi speciali.
Questo ha portato a discontinuità dei servizi, riduzione delle ore di supporto e maggiore carico di lavoro per insegnanti e famiglie. I tagli si inseriscono in un quadro di revisione della spesa pubblica, che penalizza in particolare i servizi educativi extrascolastici e integrativi. Questo porta i ragazzi a crescere in un’atmosfera sbagliata, a volte isolazionista, che non contribuisce alla loro socialità e integrazione, ma anzi porta gli studenti a vederli come un elemento di disturbo.
Anche internamente al Pesenti stesso si riscontra diverse problematiche:
- Assemblea: Le assemblee non sono un lusso, ma un momento fondamentale per la comunità studentesca: un’occasione di confronto, di discussione e di condivisione delle idee. Non chiediamo l’auditorium in se (che riconosciamo essere troppo dispendioso) ma un alternativa, anche temporanea da poi sostituire, per poter indire una prima assemblea di istituto. Ad esempio il cortile o le palestre.
- Autogestione, un diritto che ci spetta ma che viene continuamente ignorato o negato. Abbiamo provato a dialogare con la dirigenza scolastica, ma le nostre proposte sono state respinte o ignorate. Questo atteggiamento dimostra una mancanza di fiducia nei confronti degli studenti e della loro capacità di organizzarsi in modo responsabile.
- Struttura Sporca e maltenuta: Questo riguarda principalmente i bagni, che spesso sono sporchi e con la maggior parte delle porte chiuse, limitando l’uso. O anche le classi che non vengono pulite in maniera continuativa
Come potete immaginare, un foglio non basta per spiegare tutte le problematiche, e certamente le motivazioni non si limitano a solamente quelle che abbiamo indicato, pertanto se desiderate avere informazioni più dettagliate siamo aperti al dialogo, non in senso di sfida ma ai fini di comunicazione e risolvere le problematiche.
Gli studenti occupanti dell’IISS Antonio Pesenti
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