Italiane in Champions League, ecco quanto guadagneranno
La prossima Champions League è stata notevolmente rinnovata: sono tante le novità dell’edizione 2024-2025, tra cui anche quelle che hanno ad oggetto il montepremi. Ad esempio, tantissimi tifosi sono curiosi di scoprire quanti saranno i guadagni delle cinque italiane che proveranno ad andare avanti il più possibile, ovvero Milan, Juve, Atalanta, Inter e Bologna. Per questo sul blog di Betway, portale dedicato alle scommesse champions e su tantissimi sport in generale, si analizzano in maniera approfondita anche i nuovi premi per la Champions 2024/25. Sono state diverse le modifiche occorse, tra le altre cose, anche al montepremi finale.
Il nuovo format prenderà il via da questa edizione
Insomma, sarà un’edizione senz’altro molto diversa rispetto al passato. La Champions League 2024/25 vedrà prima di tutto ai nastri di partenza ben 36 squadre, ovvero quattro in più in confronto a quanto succedeva con il vecchio format. E poi ci sono molte più partite, dal momento che nella fase a gironi, caratterizzata come se fosse una lega unica, ciascuna squadra giocherà otto partite, metà in casa e l’altra metà in trasferta.
L’obiettivo di tutte queste modifiche a livello di format è indubbiamente quello di alzare il più possibile il livello di spettacolarità e l’interesse degli spettatori, sia i tifosi allo stadio che quelli davanti alla tv, non solo per le partite di cartello, ma anche per tutti gli altri match. Il fatto di poter ammirare anche durante la fase a gironi un numero maggiore di partite tra le cosiddette big è senz’altro un gran bel punto di forza.
Uno sguardo alla suddivisione del montepremi
Dando uno sguardo alla ripartizione, invece, del montepremi, è giusto mettere in evidenza come siano tre le quote di suddivisione. La prima riguarda la quota che è stata definita di partecipazione, mentre la seconda ha ad oggetto il bonus legato ai risultati e, infine, c’è la grande novità che è rappresentata da quello che è stato ribattezzato bonus “value”.
Un aspetto che emerge fin dal primo momento riguarda l’innalzamento della soglia che è legata alla semplice partecipazione del club alla Champions League. Infatti, ogni club intascherà una quota di partecipazione che è pari all’incirca a 18,62 milioni di euro. Una bella novità, dal momento che nella scorsa edizione tale premio si aggirava solo intorno ai 14,8 milioni di euro. La quota di partecipazione, quindi, vuole diventare a tutti gli effetti una certezza in termini di finanziamento per le diverse squadre partecipanti, anche a chi non ambisce di sicuro a vincere tutte le partite.
Molto più legato all’aspetto strettamente calcistico, invece, il bonus per i risultati. In questo caso, il premio verrà erogato solo ed esclusivamente quando il club riuscirà a cogliere un risultato positivo sul campo. Quindi, ciascuna vittoria consentirà di ottenere una cifra intorno ai 2,1 milioni di euro, mentre un pareggio permette di intascarsi ben 700 mila euro.
Nel caso in cui dovesse rimanere una quota non distribuita per via dei pochi pareggi, tale stanziamento verrà in ogni caso riassegnato al termine della fase ai gironi alle varie squadre in base al piazzamento ottenuto in classifica.
Il discorso cambia ancora di più quando si parla di bonus “value”. In questo caso, si fa riferimento a un riconoscimento economico che non prende certo in considerazione i risultati ottenuti nell’attualità, quanto piuttosto il market pool e quello che viene definito come ranking storico.
In poche parole, l’importo del bonus “value” che verrà assegnato cambia in base ai risultati ottenuti dal club negli ultimi dieci anni e anche in base alla ripartizione dei diritti tv non solo in ambito europeo, ma anche a livello extraeuropeo. Complessivamente, verranno erogati circa 853 milioni di euro in base a questi due criteri.