Italiaonline, rischio licenziamento per i lavoratori di Navacchio

Cronaca
Navacchio
Mercoledì, 19 Ottobre 2016

Hanno proclamato lo stato di agitazione di dipendenti di "Italiaonline", un azienda "pioniera" delle nuove tecnologie e di Internet che si trova all'interno del Polo Tecnologico di Navacchio. "Italiaonline", venne costituita nel 1994 da Olivetti, successivamente acquisì Virgilio, diventando il primo operatore del web in Italia, fino ad arrivare alla fusione per incorporazione con Seat Pagine Gialle.  "Italiaonline" è oggi presente in 8 regioni d'Italia e nella struttura all'interno del Polo tecnologico lavorano circa 41 persone che nel corso del tempo hanno sviluppato piattaforme e portali divenuti con il tempo nomi familiari a chi naviga in Internet. Stiamo parlando di Arianna, motore di ricerca tutto made in italy, ma soprattutto di Libero con il suo sistema di email usato da milioni di persone.

Nonostante questi grandi successi imprenditoriali, i dipendenti di "Italiaonline" stanno per finire in cassa integrazione. "Italiaonline, dicono i lavoratori, è una società che ha chiuso in attivo il 2015 e, a conclusione del primo semestre 2016, pur archiviando un utile per 3,8 milioni di euro, ha dichiarato di voler mettere in cassa integrazione 700 dipendenti su 1106, che costituiscono il vero core dell’azienda. Di questi 417 a zero ore, probabili licenziati al termine del periodo di cassa integrazione, quasi la metà della forza lavoro. L’azienda motiva questa decisione affermando che deve affrontare un piano di riorganizzazione da 'azienda editoriale su carta ad azienda digitale'".

Un affermazione che stride con il fatto che a Pisa ben 10 tecnici digitali (su 41 totali, il 25% della forza lavoro) verranno messi a cassa integrazione, facendo della sede presente a Navacchio una delle più colpite.

Per la giornata di giovedì 20 ottobre, è previsto un incontro tra azienda e sindacati al Ministero dello Sviluppo Economico e contemporaneamente i lavoratori hanno indetto uno sciopero di 8 ore in tutta Italia. L'appello che lanciano i lavoratori di Navacchio è rivolto alla Regione Toscana e alle amministrazioni locali affinchè supportino in tutti i modi possibili le loro istanze nell'incontro che si terrà a Roma.

massimo.corsini