"La Asl risparmia sulla pelle degli utenti", protesta di alcuni pazienti del Dipartimento di salute mentale
Lunedì è andata in scena la prima protesta di alcuni utenti del Dipartimento di Salute mentale della ASL Toscana Nord che fanno parte di un progetto di "inserimento socio terapeutico" presso l'emittente radiofonica Punto Radio
Con un comunicato denunciano la mancata comunicazione sul dimezzamento del contributo a loro concesso per l'inserimento, momento culminante di una, a loro dire, non considerazione del lavoro svolto negli ultimi dieci anni nella realizzazione progettuale di un format radiofonico "Collegamenti" e nella progettazione di importanti convegni che mettono al centro la comunicazione radiofonica come strumento terapeutico.
Di seguito il comunicato stampa degli utenti-pazienti
La ASL Toscana Nord Ovest risparmia su noi utenti
Noi utenti del Dipartimento di salute mentale da alcuni anni facciamo parte di un progetto di inserimento socio terapeutico con la corresponsione di un contributo minimo.
Improvvisamente, senza nessuna comunicazione in merito, solo nel momento in cui siamo andati a prelevare quanto ci è “concesso”, abbiamo constatato che tale importo era stato dimezzato, un taglio netto del 50%.
Per alcuni di noi è stata una vera e propria mazzata: ad esempio da 150 euro (che non è certo una grande cifra) si è ridotto a 75 euro.
La consideriamo un’offesa alla nostra dignità di persone che con impegno, costanza, nonostante le difficoltà dovute alla nostra patologia, si spende per realizzare un progetto.
Nel caso specifico da ormai 11 anni produciamo una trasmissione radiofonica, “Collegamenti”, di informazione e intrattenimento. Negli anni abbiamo realizzato servizi giornalistici importanti, intervistato personaggi di fama nazionale ed internazionale:
Margherita Hack, Cécile Kyenge, Gianni Minà, Valentina Lodovini, Alessio Boni, Neri Marcorè, Claudio Gioè, Paolo Rossi, Alessandro Benvenuti, Sabrina Guzzanti… solo per citarne alcuni…
La decurtazione del contributo è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. La conferma di una totale indifferenza, della mancanza di comunicazione tra noi utenti e chi si riempie la bocca di grandi parole su progetti socio sanitari.
Una mancanza di attenzione per il lavoro che abbiamo svolto e continuiamo a svolgere, una assenza di attenzione da parte della dirigenza della AUSL che ad esempio si è ben evidenziata in occasione del Convegno da noi organizzato nel Dicembre 2018 con le radio di salute mentale provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Soddisfatti per il plauso ricevuto da tutti i partecipanti e dal pubblico intervenuto. Non silenzio ma indifferenza da parte dei responsabili del settore della AUSL.
Non siamo figurine da esporre solo quando fa comodo a qualche carriera, ma persone con una propria dignità che chiedono di essere ascoltate.
Da oggi iniziamo la nostra protesta muta.