La bandiera del Popolo Saharawi, un angolino dedicato

Cronaca
Cascina
Lunedì, 6 Marzo 2017

Un cuoricino spunta dal retro di un cartello in legno, sarà un segno dell’amore che comunque la Giunta di Cascina ha nei confronti del Popolo Saharawi?

Finalmente abbiamo scoperto dove hanno “nascosto” la bandiera che per tanti anni ha fatto bella mostra di se nella Sala del Consiglio Comunale.

Non è stata “data alle fiamme” ma semplicemente incastrata tra un divano in pelle ed un mobile in stile cascinese nella sala della Giunta Comunale.

E’ un po’ il simbolo del gemellaggio a metà sancito dalla nuova Amministrazione Comunale che al di là del mancato finanziamento del progetto legato all’accoglienza dei bambini saharawi, non ha mai dato segni di disponibilità ad un incontro con l’Associazione Arci 690 onlus.

Mancanza di fondi e va bene, ma è il metodo che evidenzia un totale disinteresse verso il progetto di gemellaggio che unisce Cascina ai campi profughi Saharawi.

Un conto è non avere a disposizione fondi, un conto è almeno trovarsi intorno ad un tavolo e valutare che cosa avrebbe potuto fare il Comune per dare comunque una mano, dare un pur minimo sostegno all’iniziativa anche solo attraverso la messa a disposizione di pochi e poco costosi servizi.

Sia l’Assessore Rollo che l’Assessore Nannipieri, ma soprattutto il Vicesindaco Parrini (che in passato aveva sempre garantito sul proseguimento del rapporto tra il Comune e L’Associazione Arci 690) si sono trincerati dietro il paravento del Bilancio per cancellare trenta anni di una bella storia.

Sarebbe bastato poco, dimostrare la reale volontà di “porgere un mano” e non di votare un vuoto gemellaggio che forse acquieta le loro coscienze ma dà uno schiaffo all’intera comunità cascinese.

luca.doni