La Bandiera Saharawi e la sedia rossa tornano al loro posto
Il sindaco Michelangelo Betti come primo gesto simbolico riporta al suo posto due simboli tolti da Susanna Ceccardi appena insediatasi nel palazzo comunale
In attesa di conoscere quella che sarà la squadra di governo del Sindaco Michelangelo Betti, ad appena 5 giorni dal ballottaggio che lo ha eletto sindaco, il primo cittadino cascinese, come lui stesso scrive in un post su facebook, riporta in evidenza alcuni simboli accantonato dalla precedente amministrazione. “posto occupato”, “saharawi” e Sergio Mattarella, la foto del presidente della Repubblica torna al suo posto dopo che Susassa Ceccardi l’aveva tolta considerandola “un retaggio dell’Ancien Regime, antiquato”.
“Posto Occupato” invece è rappresentato dalla sedia rossa simbolo del tema alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, venne tolta fra le polemiche nel luglio 2016 (►leggi qui), quattro mesi prima delle dichiarazioni shock della leghinta che affermò: "Altro che scarpette rosse, alle donne vittime di violenza insegnate prima di tutto a non fare le prede”.
Anche la bandiera del popolo Saharawi fu fra i primi simboli ad essere accantonata. Frutto di un gemellaggio storico, la giunti di ceccardiana memoria decise di non perdere tempo nell’aiutare i piccoli ambasciatori di Pace, costretti a vivere in una enclave nel deserto da un regime dittatoriale e tolse la bandiera incorniciata dalla sala consiliare (►leggi qui) senza però spezzare il legame fra Cascina e il popolo Saharawi, portato avanti, con tenacia e sacrifico, da Arci 690 e altre associazioni del territorio.
Simboli importanti che tornano al loro posto in attesa di conoscere la nuova giunta e la data del primo consiglio comunale. Fra nomi che dovrebbero far parte del governo cittadino si fanno quelli di Paolo Cipolli, Cristiano Masi, Bice Del Giudice, Cristina Bibolotti (in lizza anche per la presidenza del consiglio comunale) e, in quota Movimento 5 Stelle, quello dell’ex consigliere comunale Claudio Loconsole.