La buona educazione ed i post male informati
E' solo questione di forma, una forma importante, la sostanza senza forma non ha senso, soprattutto quando si tratta di "buona educazione".
Lo scorso giovedì al termine del Consiglio Comunale di Cascina, si è tenuta una breve sessione aperta come iniziativa del "Giorno della Memoria". Anche la Sindaca ha espresso il suo pensiero ( a parte alcuni svarioni a carattere storico contemporaneo e ad una forzata semplificazione della storia stessa) accennando al mancato accordo con l'ANPI per le manifestazioni in ricordo della Shoah. Frasi del tipo "basta strumentalizzazioni.... non c'era bisogno dell'invito ... chi voleva venire poteva farlo, abbiamo fatto comunicati stampa....".
Cara Sindaca, le ricordo che un conto è annunciare a tutti, molto genericamente, dell'organizzazione di una iniziativa, un conto è avere rispetto di figure istituzionali, di Presidenti di associazioni, come ad esempio l'ANPI. Se lo si vuole al proprio fianco, senza nessuna strumentalizzazione, da ambo le parti, lo si invita ufficialmente, almeno con una mail (che oggi va tanto di moda, anche se preferisco ancora le lettere).
Perché a fronte di una loro mail del 7 dicembre, nessuno della sua amministrazione gli ha risposto?, Perché si è aspettato l'8 gennaio 2018 per far sapere che forse il Comune avrebbe fatto qualcosa comunque, senza specificare ulteriormente che cosa?
Se voleva non più creare divisioni nella comunità cittadina, educazione, ripeto buona educazione, sarebbe stato rispondere o con una accettazione delle loro proposte per il 27 gennaio "Giorno della Memoria" o dire loro "guardate anche noi abbiamo delle idee, troviamoci, incontriamoci, discutiamone e facciamo qualcosa tutti assieme, senza nessun fine politico". Ma così non è stato... le brutte figure si possono far cadere nel dimenticatoio, ma se poi si vuole anche ribadire cercando labili giustificazioni, allora il torto affiora a galla.
Ma non basta, la Sindaca cerca di camuffare la realtà documentaria parlando solo ai suoi "fans", senza confronti.
E' il caso della nuova sentenza del TAR che accoglie il ricorso della società proprietaria della Tinaia.
Questo è il post della Sindaca apparso su facebook
Ricordate il caso del Centro di Accoglienza per profughi La Tinaia? Il comune aveva emesso ordinanza di rimozione degli abusi edilizi e denunciato il sovraffollamento. Là proprietà aveva fatto ricorso. Ebbene, il Tar ha dato ragione alla proprietà perché "L'utilizzazione degli immobili individuati dalle prefetture come strutture di accoglienza, in quanto provvisoria ed eccezionale, non presuppone che si tratti di fabbricati già idonei allo scopo, né vale ad imprimere agli stessi in definitiva una particolare destinazione d'uso".
Questo significa che se ti occupi di migranti, puoi usare qualsiasi tipo di abitazione e farne l'uso che vuoi, se ti chiami nonna Peppina, hai novanta anni e sei terremotata, ti sfrattano dalla casetta di legno perché hai commesso abuso edilizio.
Primo, il TAR fa sapere che non c'è stato nessun abuso edilizio, secondo le modifiche apportate non sono tali da presupporre un cambiamento di destinazione d'uso, vale a dire che al momento della fine dell'emergenza accoglienza immigrati, il fabbricato tornerà a svolgere le funzioni d'uso per cui è stato realizzato e le modifiche apportate non ne cambiano minimamente la destinazione.
Poi si dimentica di ricordare che la battaglia fatta contro la Tinaia comprendeva anche l'aver sollevato dubbi sotto il profilo igienico sanitario, tirando in ballo la ASL che invece, e lo scrive la sentenza, aveva confermato la regolarità proprio dal punto di vista igienico sanitario.
Ed infine, come purtroppo sempre più spesso accade, mettere due fatti a confronto cercando di trovare giustificazioni alla propria rabbia non fa certo onore. Per di più tornando a citare la vicenda della signora anziana Peppina sfrattata dalla sua casetta nelle zone terremotate. Basta andare a rileggersi quanto realmente accaduto e le varie strumentalizzazioni che furono fatte.
E' andata male, non c'è riuscita, un'altra promessa andata in fumo, forse era meglio se, come hanno fatto altri Comuni della nostra area, si fosse trovato un punto d'incontro, una collaborazione per rendere il clima generale più sereno, ma non è questo, a quanto pare, l'intento della Giunta Ceccardi.
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