La CGIL attacca il Comune di Pisa sulle politiche di assunzione del personale
La politica delle assunzioni messa in atto dal Comune di Pisa non piace alla CGIL che tramite il segretario della funzione pubblica Leonardo Fagiolini critica aspramente la giunta Conti.
«Nel Comune di Pisa ci sono carenze di personale ormai evidenti in molti settori, scrivono dalla CGIL, ma i servizi più sofferenti in questo momento sono l'ufficio casa, l'anagrafe e la biblioteca, ma il comune decide di assumere personale nella polizia municipale, (settore carente per carità e che aveva bisogno di personale, ma viene annunciato un piano di assunzioni anche sopra alle richieste di implementazione fatte dal sindacato) e niente o poco altro su tutto il resto. Come se non bastasse poi vediamo l'applicazione delle ordinanze "antidegrado" e scopriamo che la polizia municipale viene impiegata anche x fare la multa a chi si siede su un gradino......siamo a nostro avviso alla follia istituzionale»!
«Nell'ufficio casa il personale è calato di 7 unità negli ultimi anni e abbiamo chiesto a più riprese di implementarlo, ma non abbiamo avuto risposte e siamo stati costretti a proclamare lo stato di agitazione, prosegue Fagiolini. In vista di questa conciliazione il comune ha emesso un atto di mobilità , che trasferisce 12 dipendenti, dei quali 5 non sono stati nemmeno informarli preventivamente, di questi 5 , 3 dalla biblioteca, uno dei servizi in cui la carenza di personale è più evidente e che si vanno a sommare ai 2 pensionamenti riducendo l'organico di 5 unità in tutto».
Non solo ufficio politiche abitative, la CGIL denuncia anche carenze di personale alla biblioteca comunale. «A conferma della evidente carenza del personale alla biblioteca, si fa presente che nel mese di agosto è stata emessa dal Comune una manifestazione di interesse aperta a tutti i lavoratori per ricoprire dei posti proprio in biblioteca. Ci chiediamo se siamo di fronte solo ad una gestione autoritaria e miope o se insieme a questo c'è anche l'incapacità di decidere cosa fare dei servizi che il comune dovrebbe dare ai cittadini?»
La denuncia del sindacato prosegue: «In questi giorni a causa dello spostamento di due unità dalla biblioteca all'ufficio casa si sono già creati disservizi ai cittadini, sabato si poteva solo restituire i libri, vietato sia prenderli che usare le sale studio. Oggi lunedì 5-11 nel pomeriggio ci risulta un solo dipendente in servizio..che farà il comune? Chiude la biblioteca? E con la sicurezza del servizio e dei dipendenti come la mettiamo»?
«Si ha intenzione di estemalizzare il servizio della biblioteca? Si chiede la CGIL, Si abbia almeno il coraggio di dirlo; sia chiaro che come dimostrato in tutti i campi, estemalizzare non significa risparmiare e nei rari casi che avviene, il risparmio si fa sulla pelle dei lavoratori che svolgono lo stesso lavoro con stipendi più bassi e minori tutele.
«Per questo, prosegue la FP-CGIL, chiediamo formalmente di ritirare l'atto e di aprire un confronto con le Organizzazioni Sindacali perché si possono e si devono trovare soluzioni condivise, senza trattare i dipendenti come oggetti da spostare da una parte ali'altra. Non è la prima volta che vediamo provvedimenti ingiusti e mobilità coatte, le precedenti giunte non ci hanno risparmiato. E' la prima volta però che lo vediamo fare con tanta arroganza, mettendo i lavoratori ed i servizi gli uni contro gli altri e pretendendo anche che i lavoratori siano felici e produttivi».
«E la prima volta, conclude Fagiolini, che vediamo attaccare il Sindacato perché fa il suo mestiere: portare la voce dei lavoratori, preoccuparsi del buon funzionamento dei servizi, valorizzare le professionalità e rispettare la dignità del lavoro. La Giunta ci chiede pazienza, ci chiede tempo, ci chiedono di farli lavorare.....Bene, ma il tempo e la pazienza si nutrono di conoscenza e coinvolgimento, che ad oggi non ci sono».