La CGIL bacchetta l'assessore Buscemi sui servizi educativi
Il sindacato critica la modalità con cui ha comunicato le novità del servizio, attraverso la stampa e mai con un confronto diretto con lavoratori e lavoratrici e la volontà di esternalizzare ulteriormente alcuni servizi
Questo il comunicato integrale
Stupisce la dovizia di particolari con cui l’Assessore Buscemi dalle pagine di Pisa Today dello scorso 2 agosto illustra i numerosi progetti, destinati, a suo avviso, a migliorare il sistema dei servizi educativi della città di Pisa; stupisce soprattutto se paragonata alla laconica risposta che Buscemi ha fornito alle opposizioni che chiedevano chiarimenti sull’immediato futuro dei servizi.
Il personale educativo dunque apprende prima dal Consiglo Comunale che l’Assessorato ai Servizi Educativi intende aprire ulteriormente alla gestione dei nidi in appalto e successivamente dai giornali (cosa a cui questa amministrazione ci ha abituati) che ci saranno profonde novità relative all’orario e al calendario dei servizi.
E’ evidente che le lavoratrici e i lavoratori del settore, che pure svolgono un lavoro delicato ed essenziale per la società pisana, agli occhi del dottor Buscemi non sono meritevoli di un confronto aperto e costruttivo sulla realtà dei servizi educativi! Eppure dovrebbero essere interlocutrici/tori privilegiati per la loro conoscenza della realtà quotidiana dei bambini e delle famiglie.
Ricordiamo che la Fp Cgil si è mossa da tempo chiedendo prima un incontro con l’assessore e dopo convocando una conferenza stampa a cui non abbiamo mai avuto risposta.
Entrando nel merito degli annunci dell’assessore riteniamo che l’esternalizzazione dei servizi estenderebbe solo quantitativamente l’offerta educativa ma a spese della qualità dei servizi (basti pensare alle differenze tra rapporti numerici educatore/bambino nelle differenti realtà): è chiaro che si tratta di una scelta finalizzata a procurarsi servizi “al risparmio” sulla pelle del personale del settore privato-sociale.
Le novità contrattuali relative al personale educativo delle cooperative sociali potrebbero tuttavia rendere non così conveniente per le Amministrazioni il ricorso alle esternalizzazioni. Comuni più lungimiranti hanno già avviato una riflessione in merito e stanno tornando indietro rispetto alla tendenza all’appalto del servizio nido.
Altro tema centrale nell’articolo è l’allungamento del calendario e dell’orario dei nidi: l’Assessore Buscemi dichiara che “la società si evolve” e che “anche i servizi gestiti dal Comune per le famiglie hanno il dovere di evolversi”.
Ci chiediamo: è evoluta una società in cui i cittadini sotto i tre anni devono restare lontani dalla famiglia dalla mattina fino al tardo pomeriggio ed essere costretti a frequentare il nido undici mesi l’anno? L’esperienza educativa vissuta al nido è preziosa per la socializzazione, l’autonomia e l’apprendimento ma non può sostituirsi ad una relazione significativa e quotidiana con le figure genitoriali!
L’allungamento del calendario e dell’orario dei servizi, dunque, non dovrebbe costituire un facile spot elettorale ma essere invece oggetto di una riflessione: è necessaria un’analisi attenta in primo luogo dei bisogni dei bambini piccoli di questa città e poi dei reali bisogni delle famiglie a cui bisogna sì dare delle risposte ma laddove la necessità del servizio sia effettiva.
A questo punto visto che all'Assessore piace comunicare tramite la stampa, siamo noi stavolta ad informarlo che porteremo tutti questi temi in un'assemblea del personale e ci faremo dare dalle lavoratrici e dai lavoratori un mandato ben preciso su come porci nei confronti di questa Amministrazione non escludendo forme di mobilitazione.
FP CGIL PISA E DELEGATI RSU CGIL COMUNE PISA