La CGIL e i diritti dei lavoratori stagionali
Dopo l'iniziativa svolta ad agosto sul litorale pisano, per sensibilizzare ed informare i lavoratori stagionali sui propri diritti, la FILCAMS CGIL si sposta dalla spiaggia alle vie del centro storico di Pisa
L' appuntamento è per la mattina del 10 settembre . Percorreremo l'arteria commerciale da Corso Italia fino a Piazza dei Miracoli consegnando materiale informativo ai lavoratori riguardante l'accesso agli ammortizzatori sociali (disoccupazione-NASPI) a fine stagione e brochure informative sui servizi erogati ed i contatti dove trovarci per ulteriori chiarimenti di natura contrattuale .
Questa iniziativa, che stiamo portando avanti ormai da diversi anni, ha come fine ultimo quello di cercare di attivare percorsi di tutela per questa tipologia di lavoratrici e lavoratori che appartengono ad un settore molto difficile da intercettare per la forte parcellizzazione e frammentazione che lo caratterizza e dove buona parte dei rapporti di lavoro coinvolge giovani che cercano un'opportunità occupazionale durante l'estate e che sono spesso sono "a digiuno" di quali possono essere i propri diritti .
Purtroppo anche per la stagione 2021 – dichiarano Caterina Ballanti segretaria generale della Filcams di Pisa e Simona Conti della segreteria provinciale con delega al turismo - ci siamo trovati, per quanto riguarda la qualità dell'occupazione nel settore , di fronte ad uno scenario tristamente noto e che non ci stancheremo di denunciare , che è quello delle irregolarità e violazioni contrattuali . Fenomeno che la Pandemia ha solo amplificato .
Preoccupanti l’entità e la serietà delle violazioni accertate dall'Ispettorato Nazionale del lavoro, su oltre 200 aziende controllate più del 70 per cento è risultato irregolare e circa il 30 per è stato chiuso con provvedimento di sospensione dell’attività. Tra le imprese ispezionate 7 su 10 hanno visto la presenza di lavoratori in nero, con violazioni in materia di busta paga e di tracciabilità dei pagamenti e si sono evidenziate irregolarità in merito alla sicurezza del lavoro, a forme spurie di cooperative, agli orari di lavoro e ai trattamenti contrattuali applicati ai lavoratori.
Certo il dato è nazionale, ma riguarda in maniera trasversale tutti i territori ed, è dal nostro punto di vista, il risultato negativo del processo di destrutturazione del settore che ha caratterizzato gli ultimi venti anni , della costante corsa al ribasso dei costi a vantaggio dei profitti , della totale assenza di una pianificazione che ha prodotto una precarietà diffusa . Non è questa la ricetta per uscire dalla crisi del settore .
L'interesse generale sul turismo, oggi ancora più di ieri , si è focalizzato prevalentemente sui numeri delle presenze e dei flussi turistici che sembrano aver registrato per la stagione 2021 una crescita rispetto al 2020, anche se il dato andrebbe ulteriormente analizzato distinguendo tra turismo interno ed esterno, ed anche tra i vari comparti che lo compongono .
Nel dibattito nessuna parola invece sulle condizioni di lavoro, dei lavoratori se non per polemizzare in maniera strumentale sulla loro presunta indisponibilità e sul reddito di cittadinanza .
Quello che a noi pare è che questa crisi , di proporzioni indedite, si stia trasformando in un'ulteriore occasione persa per un reale cambio di paradigma a causa della persistente cecità a considerare il lavoro come mera appendice, come merce interscambiale e facilmente sostuibile , che sta alla base di quella lamentata
mancanza di manodopera professionalizzata di cui tutti sembrano essere alla ricerca
.
Un nuovo modello di turismo è possibile – conclude la Filcams di Pisa -: inclusione, sostenibilità e legalità, nel perimetro del rispetto della legge e dei contratti nazionali di settore; solo così sarà possibile gestire la ripresa per un rilancio del settore.
FILCAMS CGIL PISA