La Città delle persone Cascina e il taglio dell'erba sul territorio
“Da settimane e settimane l’attenzione dei cittadini cascinesi si sta (giustamente) concentrando sul ritardo nel taglio dell’erba da parte dell’amministrazione", il perché dei ritardi e quello che è stato fatto dalla Giunta Betti, in un comunicato della capogruppo Cristina Bibolotti
Questo il comunicato integrale
Certo non saremo noi de “La Città delle Persone - Cascina” a far finta che il problema non sussista o a sminuirne la portata.
È però nostro compito restituire ai cittadini una rappresentazione corretta dei fatti.
E allora preme sottolineare che questo ritardo è dipeso dal ritardo con cui si è approvato il bilancio consuntivo e che ciò è derivato dalla necessità di modulare i conti in ragione degli ingenti finanziamenti intercettati dal PNRR.
Comprendiamo quanto sia importante il decoro urbano, il taglio dell’erba e le aiuole in ordine ma si è fatta una scelta, probabilmente non condivisibile da qualcuno: la scelta di focalizzare l’attenzione sugli investimenti a lungo termine.
Il gruppo “La città delle Persone - Cascina” ha ben chiaro che le cose possono sempre farsi in modo migliore e, lo si assicura alla cittadinanza, si farà in modo che questo sia l’ultimo anno in cui si deve ritardare la partenza dei tagli dell’erba.
Ci sia permesso però - perché anche questo è il compito della politica - chiedere ai cittadini di soffermare l’attenzione anche su ciò che si sta facendo sopratutto per le prossime generazioni.
I fondi intercettati, i parchi realizzati (non solo con operazioni di maquillage come in uso fare alla precedente amministrazione), la gestione delle annose questioni comunali come la graduatoria ERP, l’efficentamento energetico, la ristrutturazione degli impianti sportivi, le iniziative culturali per tutto l’anno, sono certamente meno visibili dell’erba alta ma certamente ugualmente se non più importanti.
Siamo pronti a ricevere critiche dai cittadini, molto meno dall’opposizione sterile della Lega e liste pseudo civiche (FdI è completamente assente) che non sono in grado nemmeno di riconoscere la differenza che c’è tra mettere due altalene in un parco e realizzarne uno inclusivo.
Noi lavoriamo e lavoreremo non per le prossime elezioni bensì per le prossime generazioni, forse non pagherà elettoralmente ma è ciò che in coscienza vogliamo fare”.
Cordiali saluti.
Cristina Bibolotti