La Città ecologica contraria all'alta velocità fra Pisa e Firenze
Secondo l'associazione ambientalista le priorità sono altre, in primis un collegamento elettrico che garantisca anche fermate intermedie
Lo sviluppo dell’alta velocità sull’asse ferroviario Pisa-Firenze non entusiasma “La città Ecologica” che con un comunicato spiega come secondo loro ci siano altre strade da prendere in considerazione. «L’assoluta priorità da dare alla trazione elettrica in sede propria per la mobilità di uomini e merci è sempre stato uno dei capisaldi dell’azione degli esponenti dell’Associazione ambientalista La Città ecologica, afferma Pierluigi D’Amico. Già almeno dal 1991 proponevamo la reintroduzione di linee tranviarie a Pisa (vedi immagine allegata) e innumerevoli sono state le iniziative pubbliche nelle quali abbiamo sviluppato e articolato questa nostra proposta. Come pure siamo stati gli unici a far sentire la propria voce contro il progetto del People Mover, ben prima che fosse costruito (vedi articolo del 8 aprile 2013 allegato) facendo articolate proposte alternative e già puntando sul tram-treno. Mentre praticamente tutte le forze politiche e le associazioni di categoria plaudevano ad esso».
«Siamo anche favorevoli all’Alta velocità ferroviaria per le lunghe percorrenze dal momento che il treno può essere un’alternativa all’auto ed anche all’aereo, il mezzo di trasporto in assoluto più inquinante ed energivoro, proseguono gli ambientalisti. Oggi molti sembrano convertiti alla “cura del ferro”. Bene. Era ora che si abbandonasse una visione auto-centrica. Ma perchè la cura sia efficace occorre seguirla per bene.Sentiamo parlare da più parti di “una metropolitana leggera per andare da Pisa (Aeroporto supponiamo) a Firenze in 25 minuti”. Intanto non chiamiamola “metropolitana”, termine tecnicamente improprio. Dovrebbe essere una vera e propria nuova linea ferroviaria ad alta velocità in cui viaggerebbero, senza fermate intermedie, solo treni AV a velocità media superiore a 190km/h per fare i circa 80km in 25 minuti. Treni che dovrebbero partire da Pisa Aeroporto si presume, quindi andrebbe smantellato il People Mover».
«Costo stimato 2-3 miliardi di Euro. È questo che si vuole? Per guadagnare una manciata di minuti? Noi siamo sempre favorevoli alla mobilità su ferro e quindi non escludiamo che in futuro si possa anche fare. Ma la priorità oggi non è assolutamente questa. Sono molto più urgenti, per arrivare ad una mobilità sostenibile che riduca drasticamente il numero di auto in circolazione, linee tranviarie interurbane tra i capoluoghi dell'area vasta costiera (Pisa-Lucca-Livorno) collegate a linee urbane di tram-treno nei capoluoghi e collegamenti di tipo tranviario con Cascina-Pontedera, Viareggio e Collesalvetti. Per Firenze, concludono gli ambientalisti, è possibile velocizzare la linea attuale. Alcuni lavori sono già in via di completamento da parte di RFI sul nodo di Empoli. Ora occorre, in attesa del necessario quadruplicamento della linea almeno fino a Pontedera, realizzare gli opportuni adeguamenti impiantistici e tecnologici per velocizzare la linea esistente e consentire lì l’inserimento di un servizio di tram-treno, come tranvia interurbana, tra Pisa e Cascina/Pontedera. Su questi interventi occorre indirizzare tutte le risorse disponibili.