La città ecologica contro la nuova Arena, ora vogliono ricorrere al Tar

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 29 Giugno 2020

Non si ferma la battaglia degli ambientalisti contro la riqualificazione dell'Arena voluta dal Pisa Sporting Club. Sulla delibera, ripulita della questione Moschea, arriva il ricorso al Tar con il rischio che i tempi vadano ad allungarsi

La Città ecologica continua la sua campagna contro la riqualificazione dell’Arena Garibaldi e ha deciso di presentare ricorso al Tar per bloccare la variante propedeutica all’inizio dei lavori. Gli ambientalisti hanno da sempre espresso la propria contrarietà all’ipotesi di riportare la previsione urbanistica dello stadio tra le case, in alcuni casi quasi dentro le case, a Porta a Lucca. Un’area e una zona che già da anni sopporta l’assedio domenicale delle auto senza che nessuna giunta abbia realizzato una ZTL in occasione delle partite che costringesse a lasciare l’auto nei due parcheggi scambiatori a est ed a ovest dello stadio. La previsione di raddoppiare la capienza in quel sito, con annessa enorme superficie commerciale rappresenta, a nostro avviso, un grave errore urbanistico, un ritorno indietro di più di venti anni.

«Siamo a ridosso del sito UNESCO, dicono da La Città ecologica, e quell’area dovrebbe essere utilizzata per estendere l’offerta turistica attraverso un grande parco a verde pubblico e sportivo, con al suo interno un parco archeologico stante l’esistenza di importanti reperti nel sottosuolo. È sbagliato voler concentrare in un quadrante ristretto di città una delle più grandi attrazioni turistiche mondiali e lo stadio. Purtroppo quello che è uno dei limiti maggiori del confermare lo stadio in quel luogo è, nella logica della speculazione economica ed immobiliare, proprio il motivo che spinge la Proprietà a fare la proposta di realizzare lì e solo lì il nuovo stadio con annesso centro commerciale».

«Unica scelta ambientalmente corretta è lo stadio a Ospedaletto, tornano a insistere, con dismissione e demolizione dell'inceneritore e raggiunto dalla linea ferroviaria già esistente e funzionante Pisa-Collesalvetti. Il nostro impegno per contrastare questa scelta sbagliata per la città non si ferma con l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale. In primo luogo perché, come abbiamo già evidenziato con le 13 osservazioni presentate, numerosi sono i profili di illegittimità presenti negli atti fin da quelli di adozione. Nella fase di approvazione si sono aggiunti nuovi profili di illegittimità, sia nel modo di fornire le “risposte” alle osservazioni sia nell’inserire, solo in fase di approvazione definitiva, nuove aree e previsioni non presenti nella fase di adozione».

«Infine, vanno a concludere da La città ecologica,  si è proceduto alla pubblicazione all’Albo Pretorio della Delibera di approvazione definitiva nonostante il TAR avesse annullato la Deliberazione C.C. n. 38 del 10 settembre 2019 di adozione della Variante, cavandosela con una “Precisazione” (che non è un tipo di atto amministrativo noto) della Dirigente dove si afferma che la Variante non “assume efficacia” per il Comparto 2 della SCHEDA 10.1. Ma il TAR annulla la delibera di adozione e quindi da una nuova adozione occorre ripartire se proprio si vuole perseverare nell’errore di riportare la previsione urbanistica dello stadio cittadino a 200m da piazza dei Miracoli e in mezzo alle case di Porta a Lucca. La Città ecologica sta programmando su tutti questi punti un nuovo ricorso al TAR e lancerà nei prossimi giorni una campagna di adesione e di sottoscrizione per raccogliere adesioni e fondi per finanziare il ricorso».

redazione.cascinanotizie