La crisi morde: no di Confesercenti al canone RAI 2021
L'associazione di categoria chiede la detassazione per alberghi, B&B, pub, bar e ristoranti
“La pandemia purtroppo non sta ancora allentando la sua morsa specie su settori come quello turistico e della somministrazione. Per questo gli imprenditori non possono permettersi in questo momento di pagare cifre importanti come l’abbonamento Rai i cui bollettini stanno già arrivando”.
È Confesercenti Toscana Nord, con il suo responsabile area pisana Simone Romoli, a raccogliere l’allarme di tante strutture ricettive in primis ma anche ristoranti e bar che si troveranno a pagare il canone Rai 2021. “Ci stiamo già muovendo nelle sedi istituzionali – dice ancora Romoli – per una riduzione drastica di questa tassa oltre ad un rinvio a fine anno della sua scadenza in considerazione delle difficoltà eccezionali affrontate in questo periodo dalle imprese. Imprese che, viste le restrizioni ancora vigenti, in molti casi non avranno neanche la possibilità di utilizzare appieno l’abbonamento radiotelevisivo. Non dimentichiamo che nel 2020 il canone, in scadenza il 31 gennaio e quindi prima del lockdown, è stato pagato interamente anche se poi nei fatti per molti mesi le strutture sono rimaste chiuse”.
Da qui la richiesta di Confesercenti Toscana Nord. Ancora Romoli: “Alberghi, B&B, pub, bar e ristoranti stanno vivendo il periodo più difficile della loro storia, con la luce in fondo a tunnel che si stenta ancora ad intravedere. In una situazione come quella attuale, troviamo assurdo richiedere il pagamento anticipato del canone per l’intero importo. Per questo chiediamo di ridurre il totale, anche in considerazione delle prevedibili difficoltà nel godimento dell’abbonamento, e di differire il saldo al 31 dicembre 2021. Intanto – conclude il responsabile area pisana – abbiamo ottenuto il rinvio a fine aprile della scadenza Siae, altra tassa che sarebbe caduta sulla testa degli imprenditori in questi giorni di restrizioni”.