La favola del camper e della Sindaca che non lo voleva

Cronaca
Cascina
Giovedì, 2 Marzo 2023

Personaggi ed interpreti: la Leonessa gattino bagnato/Sindaca - Susanna Ceccardi; il Camper - Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti; il territorio - il Comune di Cascina

C’era una volta una Sindaca, alla guida di un Comune importante della provincia di Pisa, il secondo per numero di abitanti, una Sindaca che in molti definivano la “Leonessa”, ma che in alcune occasioni assumeva le sembianze di un gattino bagnato da consolare.

Nella piana pisana c’erano tanti brutti figuri, accampati qua e là, così li definivano alcuni personaggi appartenenti alla schiera dei “duri e puri”, con a capo colei che poi prenderà le redini di quel territorio.

“Brutti figuri” che dovevano essere cancellati dalla propria terra, allontanati comunque, magari spostandoli oltre confine. Spostare il problema da qui a là.

Per la Leonessa uno dei simboli di quei “brutti figuri” era il camper, quel maledetto veicolo a quattro ruote che si sposta e come tale non può sostare, fermarsi o accamparsi sulle sue terre.

E’ il lontano 2017, un anno dopo la presa del potere sul regno della piana pisana. Come fare per risolvere, una volta per tutte, il problema?
Semplice, trovato lo strumento adatto, una bella ordinanza sindacale che recita: “Divieto di fermata e di sosta su tutto il territorio comunale a camper e veicoli similari con permanenza di persone a bordo”, approvata il 21 giugno del 2017.

Non si sa chi abbia suggerito alla Sindaca quella idea. Sta di fatto che il Signor Camper non la prese bene. Si indispettì, e non poco. Certo delle proprie ragioni decise di opporsi a quella ordinanza. Si presentò davanti ai vati del famoso Tribunale Amministrativo Regionale, un potere che poteva far tremare chiunque.

Tanto che la Leonessa, nel giro di un paio di mesi, iniziò ad abbassare la criniera, conscia del fatto che quella ordinanza cominciava un po’ a puzzicchiare, ad essere indifendibile. Cosicché il 19 ottobre dello stesso anno arriva la revoca. Non se ne fa più di nulla, i camper possono tornare sul territorio.

Ma c’è un piccolo dettaglio, il Camper per rivolgersi al TAR aveva dovuto chiamare un esperto e gli esperti si pagano.  La Leonessa abbassa ulteriormente la criniera e assume le sembianze del “gattino bagnato” che chiede scusa e tenta di addivenire ad una soluzione che si chiama “transazione”.

Transazione che prevede il pagamento di 2.000 euro da parte del Regno/Comune di Cascina al Camper. In pratica chiudiamola lì e tu Camper rinunci al ricorso, tanto lo vinceresti ed io farei una figura barbina.

Ma dal quel 2017 si arriva al 2023, perché nel frattempo la Leonessa si è allontanata dal suo Regno e si è dimenticata di ottemperare al suo impegno nel pagare i 2.000 euro.

Oggi il territorio ha un’altra guida che si dovrà accollare quella, anche se minima, spesa. Senza dimenticare i soldi pubblici spesi per la fabbricazione dei cartelli apposti su tutto il territorio comunale, che, purtroppo, ad oggi, non sono ancora stati rimossi.
Morale della favola: prima di aprire bocca o di scrivere fischi per fiaschi sarebbe meglio riflettere ma anche mai dimenticare le promesse fatte.

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luca.doni