La festa di Liberazione diventa uno show militare con le SS in mostra

Cultura
Cascina
Martedì, 24 Aprile 2018

Da festa di Liberazione del popolo Italiano insorto contro l’occupazione tedesca, allo sdoganamento proprio di quell’esercito germanico che ha portato morte e distruzione da nord a sud della penisola. Lo “show” va in scena a Cascina venerdì 27 aprile, quando in pieno centro storico si svolgerà "1944 - Quando passò il fronte...".

Si comincia alle 12, in municipio, dopo l'introduzione della sindaca Susanna Ceccardi, interverranno Federico Ciavattone, docente e storico contemporaneo, su "Il fronte in Italia nel 1944. La guerra regolare” (ne esiste una irregolare?), e Marco Reali (associazione Ultimo fronte 1945) su "Guerra, resistenza e passaggio del fronte in provincia di Pisa".

Alle ore 13, al Palazzo Pretorio, visita degli studenti alle postazioni allestite dai figuranti dell'associazione rievocazione storica Ultimo fronte 1945. Alle ore 14 infine, arrivo nel centro storico della Colonna della libertà, composta da circa 150 veicoli militari storici risalenti alla seconda guerra mondiale.

E così a Cascina sbarcano le SS, del resto basta dare un occhiata al sito internet dell'“associazione rievocazione storica Ultimo fronte 1945”, per ripiombare in pochi attimi in piena occupazione nazista. L’associazione invitata a Cascina, sul Corso dedicato a Giacomo Matteotti assassinato barbaramente dai fascisti, si preoccupa di esaltare la storia di reparti tristemente noti in Europa: 1.a SS Panzer-Division Leibstandarte Adolf Hitler (una vera e propria scorta per il dittatore tedesco), protagonista di eccidi ed occupazioni nelle città del Nord Italia dopo la firma dell’armistizio; FallschirmJäger-Division un altro reparto che combattè gli Italiani e gli alleati dopo l’armistizio; e la Gebirgsjägerdivision celebre per le molte operazioni contro i Partigiani condotte in Appennino. In alcuni casi le sue truppe passano per le armi civili e ostaggi. È il caso delle stragi di Capistrello e di Camerino nel giugno 1944.

Il video promozionale di Ultimo fronte 1945
 

Con l’arrivo poi, nel pomeriggio, della Colonna della Libertà la celebrazione del militarismo raggiungerà il suo zenit, con buona pace di chi ha versato, da cittadino, il proprio sangue per la libertà. La libertà di un paese che evidentemente ha la memoria troppo corta.

massimo.corsini