La Finanza da Autolinee Toscane, giallo sul trasporto pubblico locale
Nel contenzioso fra Autolinee Toscane e il consorzio Mobit entra in campo anche la Guardia di Finanza ch ha visitato la sede della compagnia di proprietà francese
Nella mattinata di ieri al citofono della sede di Scandicci di Autolinee Toscane, la società del gruppo RATP, vincitrice della gara per il trasporto pubblico locale in Toscana, ha suonato la Guardia di Finanza. Ad attendere gli uomini delle fiamme gialle, un paio di dipendenti ed alcuni dirigenti della società che hanno fin da subito collaborato con i finanzieri.
Motivo della visita, l’acquisizione degli atti sulla gara regionale per il Tpl su gomma, i documenti richiesti dalla polizia giudiziaria riguarderebbero il bando di gara regionale per il trasporto pubblico locale che la stessa società si è aggiudicata e su cui la procura ha aperto un fascicolo.
Al momento non risultano esserci indagati. L'inchiesta viene portata avanti da diverso tempo e i documenti relativi al bando e all'offerta di Autolinee Toscane spa con il conseguente appalto, sarebbero oggetto degli accertamenti di procura e GdF di Firenze. Il Tpl su gomma è stato assegnato dalla Regione Toscana, tramite gara, proprio ad Autolinee Toscane che ha superato la concorrenza del Consorzio Mobit al quale fa riferimento anche CTT Nord. L’appalto ha la durata di 11 anni (1 giugno 2020-31 maggio 2031), dal momento in cui viene stipulato, ma l’emergenza coronavirus ha già fatto slittare il passaggio dei beni da Mobit alla società di proprietà francese, adesso questo nuovo fatto rischia di prolungare ulteriormente il passaggio di gestione.
Tutta la vicenda è stata caratterizzata da un articolato contenzioso aperto dal consorzio Mobit, contro la stessa Autolinee Toscane spa. Nel dicembre 2019 il Consiglio di Stato, ha sentenziato legittima la gara, dopo che Mobit aveva fatto ricorso. Un altro ricorso al Tar, promosso da Mobit contro la richiesta di nuovi piani economici a corredo del bando e discusso il 26 febbraio scorso, è stato respinto.
Resta da vedere se il governo regionale intende procedere a testa bassa con l’assegnazione o visto l’ingresso in campo della Guardia di Finanza, non ritiene necessario attendere gli sviluppi dell’inchiesta.
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